(Fonte foto: ICRC)

Gaza, bombardamento vicino a struttura della Croce Rossa

La Croce Rossa Internazionale e Italiana hanno espresso preoccupazione, sottolineando come la vita dei loro stessi operatori sia messa costantemente in pericolo

A Gaza una struttura del Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) ha subito un bombardamento a pochi metri dai propri uffici. Il bombardamento è arrivato a danneggiare la struttura della Croce Rossa, che era circondata da centinaia di civili sfollati che vivono nelle tende – “inclusi molti dei nostri colleghi palestinesi”, si legge nel comunicato dell’ICRC. “Non è possibile pensare che la guerra non abbia regole e che tutto sia permesso”.

“Sparare così pericolosamente vicino alle strutture umanitarie – prosegue il comunicato della Croce Rossa – la cui posizione è ben nota alle parti, e che sono chiaramente contrassegnate con l’emblema della Croce Rossa, mette al rischio la vita dei civili e del personale di Croce Rossa. Questo grave incidente di sicurezza è solo uno dei tanti degli ultimi giorni. Precedentemente proiettili vaganti avevano colpito le strutture dell’ICRC”.

Anche il Presidente della CRI, Rosario Valastro, a seguito della notizia di un bombardamento avvenuto nei pressi degli uffici del Comitato internazionale della Croce Rossa (ICRC) a Gaza, ha rilasciato un’accorata dichiarazione: “Come reso noto dall’ICRC, 22 corpi e 45 feriti sono stati portati al vicino ospedale da campo della Croce Rossa. Questo grave episodio avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia ancora più ampia - ha proseguito - se si considera che nei pressi della sede ci sono numerose tende in cui vivono donne, uomini e bambini che a seguito del conflitto non hanno più una casa”.

“Proprio mentre a Solferino sono in corso i festeggiamenti per celebrare la storia di un movimento, quello della Croce Rossa, che ha nell’Umanità il primo dei Princìpi del proprio operato, a Gaza quella stessa Umanità viene messa in discussione dall’ennesima sciagura di un conflitto che non risparmia la vita di civili e operatori umanitari”, ha concluso Valastro.

red/gp

(Fonte: CRI)