(fonte foto: Comune Venezia)

Grandi navi a Venezia: il Senato
approva OdG sul transito in laguna

Con un ordine del giorno approvato ieri, il Senato ha impegnato il Governo a verificare tutte le proposte progettuali inerenti il transito delle grandi navi da crociera nella laguna di Venezia, valutandone compatibilità ambientale, reversibilità, impatto economico e sostenibilità

12 grandi navi, pari a 771.987 tonnellate di stazza lorda avevano attraversato la laguna di  Venezia lo scorso 21 settembre: 12 giganti del mare che messi in fila misuravano quasi 3 chilometri e avevano a bordo circa 30.000 persone. E' stato forse questo l'episodio culmine che, dopo tante polemiche e discussioni sul transito delle  navi da crociera  lungo il canale della Giudecca, aveva portato il Governo lo scorso 5 novembre a  vietarne il transito prevedendo una nuova via di accesso alla Stazione marittima, individuata nel canale Contorta Sant'Angelo.

Ieri il Senato ha approvato un ordine del giorno che impegna il Governo a "prendere in considerazione tutte le proposte progettuali esistenti e, in particolare, a valutare attentamente i progetti alternativi che prevedono soluzioni extra lagunari" indipendentemente dallo stato di avanzamento progettuale, ponendo al centro della valutazione la compatibilità ambientale, la reversibilità, l'impatto economico e la sostenibilità nel lungo periodo. L'esame dovrà essere concluso entro 3 mesi e i lavori effettuati nel più breve tempo possibile.
"E' stato fatto un passo in avanti - ha dichiarato il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni - Il Senato ha fatto chiarezza, da me auspicata da sempre: non solo il sant'Angelo-Contorta, ma tutti i progetti alternativi dovranno essere presi in esame. E tutti, dovranno essere messi sullo stesso piano, con lo stesso grado di sviluppo". "Sarebbe stata auspicabile una maggiore precisione sulle tempistiche e sugli oggetti da valutare - ha aggiunto il sindaco - credo che il testo approvato sia il risultato di un compromesso a cui la politica spesso ci abitua. Su queste materie dobbiamo però smettere di fare compromessi e costruire un'operazione di verità: negli anni il Porto ha trascurato di fare quelle necessarie proiezioni di sviluppo della crocieristica veneziana, fermandosi a considerare il gigantismo come unica soluzione. Ha accettato supinamente che a navi più grandi si dovessero costruire porti più grandi. Non dobbiamo fare gli stessi errori, ma valutare sul lungo periodo gli effetti delle scelte, proprio per salvaguardare l'occupazione".

Ed è proprio da questo fronte che proviene la contrarietà dell'assessore regionale al lavoro Elena Donazzan: infatti, secondo una nota diffusa da Confindustria, Camera di Commercio e categorie imprenditoriali e sindacali,  con l'introduzione del regime transitorio si rischierebbero dal 2015 una riduzione dell'occupazione di oltre 2.500 persone e gravi ricadute economiche su un indotto stimato in circa 430 milioni di euro.
"La città di Venezia - ha dichiarato Donazzan - e la terra veneziana tutta hanno gravissimi problemi occupazionali  e l'impatto della mancata presenza dell'importante segmento turistico dell'indotto ad esso collegato peggiorerebbe ulteriormente questa già grave situazione. Mi risulta che queste decisioni siano state assunte senza nemmeno un confronto con i massimi esperti in materia e senza tenere conto dell'impatto occupazionale". "Il Ministro Lupi sarà nel veneziano la prossima settimana: sarà dunque mia cura - ha annunciato l'assessore - produrre quante più informazioni utili a modificare il decreto di Governo così slegato da numeri, dati ed informazioni".

"Il Comune - ha asserito  il Sindaco Orsoni -  vigilerà con la forza che gli deriva dal fatto che è il mondo intero che ci guarda e condivide le decisioni che ha assunto. Confido nell'impegno del Governo".
Il primo cittadino infine, comentando la proposta della nomina di un commissario per la gestione della fase operativa ha ribadito : "Ho sempre sostenuto che per fare le cose non servono i commissari ed è proprio per questo che se si dovesse scegliere un commissario questo non potrebbe essere che il sindaco della città".



Patrizia Calzolari