Grandi Rischi: venerdì CDM
chiederà ritiro dimissioni

Il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini si esprime sulla condanna alla Commissione Grandi Rischi, sottolineando la volontà di voler leggere le motivazioni. Riferisce inoltre che venerdì il Consiglio dei Ministri si riunirà per confrontarsi sulle dimissioni dell'attuale Commissione per chiederne il ritiro

"Aspetto di leggere le motivazioni che saranno molto utili per capire; perché se fossero stati condannati per non aver previsto sarebbe assurdo". Così il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini si esprime sulla sentenza emessa due giorni fa sulla Commissione Grandi Rischi relativamente al terremoto de L'Aquila. "Non ho mai capito il nodo dell'accusa - spiega Clini parlando a Radio Anch'io - e perciò della condanna".

"Aver affidato le decisioni politiche a un comitato di tecnici e scienziati penso sia stato l'errore de L'Aquila", spiega il Ministro. "Deve cambiare o essere più chiara la catena di comando; non si può chiedere a tecnici e scienziati di assumersi una responsabilità che - conclude - dovrebbe essere amministrativa e in ultima istanza della politica".

Quello che serve - prosegue Clini - è "avere un quadro di informazioni il più chiaro possibile; a fronte di questo si devono assumere gli scenari di rischio che possono sembrare i più cautelativi". Allo stesso modo il Ministro - parlando anche di rischio da dissesto idrogeologico - ritiene necessario "investire nella prevenzione", ribadendo che "nel frattempo le allerte alla popolazione devono essere le più cautelative possibili".

Il Consiglio dei Ministri discuterà venerdì sulle dimissioni consegnate ieri dalla Commissione Grandi Rischi attuale dopo la condanna ai sette componenti della Commissione del 2009 e chiederà il ritiro delle dimissioni. A dirlo è stato sempre il Ministro per l'Ambiente. "Chiedere di ritirare le dimissioni? Abbiamo Consiglio dei Ministri venerdì, la nostra opinione è questa". Per il Ministro "La commissione deve continuare a lavorare, chi fa questo lavoro deve avere serenità di poter esprimere dubbi". Le Commissioni, come quella Grandi Rischi, devono "poter dare margine di incertezza, poi spetta a noi politici scegliere". "Spetta alla politica difendere e proteggere la libertà delle Commissioni di consulenza - ha aggiunto il ministro - di poter fare quello che devono senza vincoli".

Per il ministro dell'ambiente Corrado Clini "se i membri della commissione Grandi Rischi sono stati condannati perché non hanno fatto una previsione esatta questo è assurdo". E' "un errore - prosegue Clini - anche se si ritiene che gli esperti che fanno le previsioni devono anche assumersi la responsabilità di cosa bisogna fare. Non ho capito quali siano le motivazioni della condanna le voglio leggere".

Intanto l'avvocato di Enzo Boschi, Marcello Melandri, rende noto che verrà fatto ricorso alla Corte d'Appello, il cui processo si prevede tra l'autunno e la fine del 2013. Entro 90 giorni verranno depositate le motivazioni e poi le difese lavoreranno al ricorso per cui hanno a disposizione 45 giorni. "Aspetteremo le motivazioni e poi lavoreremo all'appello sperando in un risultato migliore" dice Melandri. All'indomani della sentenza "sono ancora più incredulo, ci ripenso e mi chiedo il perché", commenta.


Redazione/sm