"Hai sentito il terremoto?"
Dillo con la nuova app INGV

L'INGV ha lanciato da pochi giorni una nuova applicazione che consente la visibilità immediata su mappa dei terremoti in scala Mercalli, e consente anche di segnalare nell'immediato un terremoto in atto o appena avvenuto tramite il proprio smartphone Android

"Hai sentito il terremoto?" è la nuova app Android dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, scaricabile online e su Play Store da pochi giorni.

L'app è l'ultimissimo modo per informarsi sui terremoti e per conoscere in tempo reale con quale intensità sono stati percepiti dalla popolazione.
Scaricandola sui propri dispositivi Android si potranno visionare le mappe degli effetti del sisma in Scala Mercalli, dell'udibilità del rombo sismico e un grafico dei diversi gradi della Scala Mercalli percepiti con la distanza (attenuazione). Le mappe sono elaborate dall'INGV attraverso il suo sito www.haisentitoilterremoto.it e si basano sul contributo dato dai cittadini compilando un semplice e veloce questionario incluso nell'app stessa, descrivendo gli effetti osservati.

L'applicazione fornisce l'opzione di diventare corrispondenti, in modo da ricevere, tramite un messaggio di posta elettronica, i parametri dei terremoti forniti dalla rete sismometrica dell'INGV. Vi è inoltre la possibilità di inviare una segnalazione istantanea, localizzata tramite lo smartphone su un terremoto in atto, partecipando ad una nuova rete sperimentale di allerta.

Precisando si ricorda che la scala Mercalli riporta una misurazione dell'intensità dei terremoti molto diversa da quella comunemente più usata, ossia la scala Richter.
Dal nome dell'omonimo sismologo italiano, la scala Mercalli classifica l'intensità di un terremoto in base ai suoi effetti visibili sulle costruzioni. Solo a partire dal 4° grado di questa scala le scosse sono avvertite dalla maggior parte delle persone e si hanno lievi lesioni ai fabbricati, mentre col 7° i danni agli edifici si fanno seri. Il grado massimo, il 12°, prevede la totale distruzione di ogni opera umana.

Invece la scala ideata dal sismologo statunitense Richter, che classifica la cosiddetta magnitudo di un terremoto, intende invece fornire una valutazione più oggettiva e consente di conoscere la quantità di energia liberata dalla scossa e la sua distruttività.
L'energia liberata cresce all'aumentare della magnitudo: una unità in più nella scala significa un'energia trenta volte più grande e corrisponde a un' ampiezza di oscillazione dieci volte più grande.



Redazione/sm