I geologi chiedono un nuova
Commissione difesa del suolo

"In Italia sono ben 3.300 eventi disastrosi negli ultimi 60 anni": lo afferma Gian Vito Graziano, Presidente CNG, che chiede al Governo di costituire una nuova Commissione di difesa del suolo, propedeutica al varo di una nuova legge di governo del territorio

"Negli ultimi 60 anni gli eventi naturali a carattere disastroso in tutta la penisola, collegabili principalmente a fenomeni quali improvvise inondazioni torrenziali, frane o colate di fango e detriti, sono stati più di 3.300. Centinaia di migliaia il numero di sfollati e senzatetto, migliaia i morti. Eventi che, se ce ne fosse ancora bisogno, hanno fornito l'ennesimo esempio di quanto l'Italia sia un paese fragile, con molte aree a rischio geologico nell'accezione più ampia di questa definizione".

Con queste parole Gian Vito Graziano, Presidente del CNG - Consiglio Nazionale dei Geologi - ancora una volta sottolinea la fragilità del nostro territorio e non manca occasione per avanzare proposte in merito. Qualche giorno fa, alla convention dell'ANCE a Roma, alla presenza del Ministro all'Ambiente Corrado Clini e del Vice Ministro alle Infrastrutture Mario Ciaccia ha infatti ribadito le sue richieste: "Chiediamo al Governo, seppure si avvii verso la fine della legislatura, di creare almeno le condizioni per la costituzione di una nuova Commissione di difesa del suolo , che possa consentire ai Governi che verranno di varare una nuova legge di governo del territorio".

Secondo Graziano inoltre "è censurabile l'attuale approccio alle problematiche di difesa del suolo, inteso esclusivamente come occasione di finanziamento degli interventi strutturali per la riduzione del rischio , comunque necessari, e non, come invece si auspica , come pianificazione integrata . Occorre ripensare le strategie , ridefinire gli obiettivi ed i quadri programmatori , ripensare le politiche e gli strumenti normativi e operativi per uscire dal paradosso di un paese che non riesce a passare dall'emergenza alla gestione ordinaria del territorio. Una politica sostenibile di uso del suolo e di riduzione del rischio idrogeologico non può non passare attraverso una modifica normativa, attraverso una nuova legge di governo del territorio che porti con sè una riforma urbanistica , l'implementazione delle reti di monitoraggio , le esperienze positive dei presidi territoriali , il rafforzamento di servizi tecnici multidisciplinari e , non ultimo, che sappia attribuire con chiarezza competenze , ovvero anche responsabilità". "Come Consiglio Nazionale dei Geologi - ha concluso il Presidente - non soltanto l'auspichiamo e la invochiamo da tempo, ma ci siamo fatti promotori di iniziative che consentano di mettere a sistema le tante esperienze de mondo universitario , del mondo professionale e delle diverse amministrazioni. Rivendichiamo il ruolo di sussidiarietà degli Ordini professionali e, come geologi, la piena competenza in materia . Restiamo in attesa di un Governo del Paese che ci ascolti".

 
red/pc