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"Il CAI e i sentieri protagonisti del dopo terremoto": il convegno al Trento Film Festival

Appuntamento il 28 aprile 2017 con la discussione di un tema fondamentale: occorre ripristinare la rete sentieristica delle zone terremotate per un ritorno alla frequentazione dellla montagna da parte dei turisti

"I sentieri possono essere importanti strumenti per la ripresa delle zone terremotate del Centro Italia. Risistemari, riadattarli e riaprirli alla frequentazione potrà rilanciare il turismo e contrastare l'abbandono e lo spopolamento di territori dal notevole valore naturalistico, paesaggistico e culturale". Lo ha affermato il presidente generale del CAI Vincenzo Torti a Milano, in occasione della conferenza di presentazione della sessantacinquesima edizione del Trento Film Festival. Durante la rassegna, venerdì 28 aprile alle 15, si terrà il convegno “Il CAI e i sentieri protagonisti del dopo terremoto” presso la sala conferenze della Fondazione Bruno Kessler (Via Santa Croce, 77, Trento).


Tra i relatori il presidente Torti, Antonio Montani (vicepresidente generale del CAI), Armando La Noce (presidente commissione centrale escursionismo CAI), Paola Romanucci (presidente sezione Ascoli Piceno), Paola Virginia Gigliotti (Università di Perugia), Annibale Salsa (antropologo e past president CAI) ed Enzo Cori (componente direttivo centrale CAI).

A Camerino, in occasione dell'assemblea del CAI Marche del 28 gennaio scorso, a proposito della destinazione dei fondi raccolti dal Club Alpino Italiano per le regioni terremotate, Torti aveva affermato: “Il CAI mantiene la volontà di dare risposte, utilizzando risorse proprie, a specifiche esigenze territoriali che, nel caso delle Marche, riguardano prioritariamente interventi di recupero della sentieristica e della viabilità nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con le relative strutture d’appoggio, favorendo così la ripresa della sua frequentazione”. Concetto ribadito il 17 marzo nel testo dell'Appello che il CAI ha rivolto all'ANAS per il ripristino della viabilità nei due Parchi Nazionali dei Sibillini e del Gran Sasso e Monti della Laga: “Il ripristino dei sentieri consentirà un effettivo ritorno alla frequentazione di territori altrimenti destinati al graduale abbandono, a dispetto della loro pregressa capacità di accoglienza”.

red/mn

(fonte: Club Alpino Italiano)