Il carsismo del Timavo
in un documentario

'Alla ricerca del fiume nascosto', documentario di filmaker-speleologi triestini, sarà trasmesso la prossima domenica su National Geographic, e in maggio da La7

La trama parte dal 1820, quando l'acquedotto teresiano comincia ad essere insufficiente per il fabbisogno cittadino, e dall'avventura dello speleologo Federico Lindner: convinto che la risposta alla carenza d'acqua sia il Timavo, parte con un gruppo di "grottenarbeiter", in austriaco "operai di grotta", alla ricerca del suo tragitto sotterraneo. Insieme, troveranno l'abisso di Trebiciano.

Dopo di lui ci prova Luca Kralj, che nel 1866 muore con due fratelli e un amico proprio nella cavità ribattezzata da allora Grotta dei Morti.
Oggi, la sfida per raggiungere il Timavo non è finita: lo scopriamo seguendo fra le cavità carsiche gli speleologi della Società Adriatica di Speleologia e della Commissione Grotte Eugenio Boegan che, a Fernetti e Trebiciano continuano la loro ricerca. Fino a raggiungere appena pochi mesi fa, come vediamo seguendo fra i pozzi della grotta Luftloch i due giovani speleologi Marco Restaino e Piero Slama, un nuovo punto di contatto col fiume.


La produzione è firmata 'Fantastificio', che riunisce i triestini Michele Milossi, Giano Sironich e Joel Mrvcic: tra i loro lavori Terra madre di Ermanno Olmi. La realizzazione ha richiesto due anni e mezzo di lavoro, necessari anche per cogliere dal vivo momenti irripetibili, come le piene eccezionali del Timavo. Insomma, Alla ricerca del fiume nascosto riserva grandi emozioni; d'altra parte "gli speleologi - dicono i giovani filmaker - saranno i custodi dell'acqua di domani".

Red. gz