Fonte Cdm

Il Cdm approva il decreto post-calamità

Nel testo trovano quindi spazio i contributi, 210 milioni di euro, ai privati che hanno subito danni ai beni mobili durante l'alluvione del maggio 2023 in Emilia-Romagna e in alcune zone della Toscana e delle Marche

Approvato dal Consiglio dei Ministri il nuovo decreto-legge che contiene le disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e lo svolgimento di grandi eventi internazionali. Nel decreto trovano quindi spazio i contributi, 210 milioni di euro, ai privati che hanno subito danni ai beni mobili durante l'alluvione del maggio 2023 in Emilia-Romagna e in alcune zone della Toscana e delle Marche. Ma anche norme ugenti per la sicurezza del G7 di Brindisi e per le Olimpiadi Milano-Cortina. 

Modalità di erogazione
L'articolo 1 del decreto riconosce ai privati "che abbiano subito danni ai beni mobili, distrutti o gravemente danneggiati per effetto degli eventi alluvionali verificatisi a far data dal 1° maggio 2023 nei territori delle regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche" un limite di spesa di 210 milioni di euro. In particolare il testo spiega quali saranno le modalità di erogazione del rimborso ai privati. Ad esso verrà riconosciuto “un contributo commisurato in maniera forfetaria e sulla base del numero e della tipologia dei vani all'interno dei quali erano ubicati i beni mobili, nel limite di 3.200 euro per il vano adibito a cucina, nonché nel limite di ulteriori 700 euro per ciascuno degli altri vani, fino ad un importo massimo complessivo di 6.000 euro per abitazione, assicurando il rispetto dei limiti di spesa". I contributi sono riconosciuti “al netto degli indennizzi assicurativi eventualmente ricevuti dal beneficiario in conseguenza del danneggiamento dei beni mobili di cui al precedente periodo”. Sono previsti inoltre contributi per la delocalizzazione e l'acquisto di aree alternative. “Per assicurare la celere realizzazione, attuazione e rendicontazione degli interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali”, il commissario straordinario alla ricostruzione, con propri provvedimenti adottati, “può individuare, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, ulteriori soggetti attuatori, oltre a regioni, Ministero della cultura, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Agenzia del demanio, diocesi, enti locali, enti di governo degli ambiti ottimali, consorzi di bonifica, purchè siano già in possesso delle professionalità necessarie, per far fronte alle relative attività”, si legge nella bozza. Inoltre, come preannunciato dal ministro Nello Musumeci, è stata introdotta la proroga al 31 dicembre della nomina del commissario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo e della struttura commissariale, in scadenza il 30 giugno.

Terremoti a L'Aquila e nel Centro Italia 
Previste, inoltre, nuove misure per la ricostruzione del sisma del 2009 a L’Aquila e disposizioni per la gestione degli interventi post-sisma del 2016 nel Centro Italia. “A decorrere dal 1 settembre 2024 è disposta la cessazione del contributo per l'autonoma sistemazione” si legge. “A far data dalla cessazione del contributo”, si sottolinea “è riconosciuto un contributo denominato contributo per il disagio abitativo finalizzato alla ricostruzione in favore dei nuclei familiari, già percettori del contributo per l'autonoma sistemazione, la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte o gravemente danneggiata in conseguenza degli eventi sismici che hanno interessato i territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a partire dal 24 agosto 2016 e abbia formato oggetto di domanda di contributo per gli interventi per il ripristino con miglioramento o adeguamento sismico ovvero per la ricostruzione”. La spesa totale in questo caso sarebbe di 34 milioni, come riporta il Sole 24 Ore. 

red/cb
(Fonte: RaiNews, Il Sole 24 ore)