Fonte Twitter Vigili del Fuoco

Il nord Italia sferzato dal maltempo

Le regioni più colpite dalle forti piogge che hanno causato numerosi allagamenti sono la Lombardia e il Veneto. A Vicenza è stato ritrovato il cadavere di un uomo

Non si arresta l'ondata di maltempo che da due giorni sta colpendo la Lombardia, in particolare il milanese, con forti piogge e che nella serata di ieri si è spostata anche in Veneto.  Alle 12 i Vigili del fuoco hanno aggiornato lo stato degli interventi in atto: "Dopo oltre 24 ore fatti 724 interventi tra Milano (358), Monza e Brianza(200), Padova (121) e Rovigo (45). 232 i vigili del fuoco al lavoro con 77 mezzi. Al momento la situazione in Lombardia è migliorata, decine di interventi da eseguire nel padovano".

La situazione in Veneto
A Verona i Vigili del fuoco al lavoro per l'emergenza da ieri sera, mercoledì 15 maggio, alle 20 hanno effettuato circa 50 interventi per allagamenti e smottamenti che hanno colpito in particolare la zona dell'est sud-est Veronese, qui non  risultano persone ferite. Ad aiutarli nelle operazioni anche pompieri provenienti dai comandi di Rovigo e Treviso. Tra i comuni più colpiti, San Bonifacio, Soave, Bevilacqua, Legnago, Albardo d'Adige. Poche ore fa (attorno alle 9 del mattino ndr) proprio a Verona è stato recuperato dai Vigili del Fuoco anche il corpo di un uomo nella zona del Boschetto. Sono in corso in queste ore gli accertamenti sulla sua identità, per verificare se si tratti della persona che la scorsa settimana si era gettata nell'Adige per sfuggire alla Polizia, dopo un tentato furto al bar nei giardini dell'ex Arsenale. Situazione critica anche nel Vicentino dove è stato attivato il monitoraggio continuo del servizio di piena da parte dei tecnici della Regione Veneto per il Bacchiglione, l'Agno e il Laverda. Nel Polesine e nel  Padovano i Vigili del Fuoco hanno segnalato numerosi allagamenti, hiedendo il supporto del volontariato di protezione civile. Qui oltre ai Vigili del Fuoco sono impegnate anche 50 squadre con oltre 200 volontari di Protezione Civile. Timori anche a Padova dove il livello dei corsi d'acqua è in crescita e sono previste ulteriori precipitazioni. La situazione è in evoluzione. Si segnalano allagamenti diffusi nelle province di: Vicenza (24 Comuni interessati), Verona (11 Comuni interessati da Monteforte d’Alpone fino a Legnano), Padova (26 Comuni interessati da Padova a tutta la bassa Padovana) e Venezia (16 Comuni interessati incluso il capoluogo). Nel vicentino si sono verificate tre rotture arginali. L’Orolo ha rotto l’argine in Comune di Isola Vicentina in destra orografica a monte del bacino. Segnalata l'esondazione del fiume Aldegà a Zimella e un’altra sul Timonchio a Villaverla e l’esondazione del canale Ronego in Comune di Pojana Maggiore.  Anche nel veronese sono state tre le rotture arginali. Numerosi anche i ponti danneggiati e i danni alle infrastrutture stradali.  Da ieri sera sono impegnate per l'emergenza in Veneto "oltre 100 squadre di Protezione Civile, con più di 400 uomini sul territorio" fa sapere la Regione.



Questa mattina il presidente della Regione, Luca Zaia, ha tenuto un punto stampa per aggiornare sulla situazione meteo in diretta su Facebook. "Un alluvione come questa a Maggio non ce l'aspettavamo proprio", ha detto il presidente. "Abbiamo aperto tutti i bacini di laminazione e questo ci ha permesso di evitare un disastro" ha proseguito Zaia. "Ieri sera (mercoledì 15 maggio n.d.r) non pensavamo che la situazione si sarebbe evoluta in tale modo. Quindi abbiamo ufficialmente istituito l'unità di crisi e dichiarato lo stato di emergenza" ha spiegato Zaia. In totale i bacini che sono stati aperti a gestione regionale sono 6: precisamente quelli di Caldogno, Trissino, Montebello, Orolo, Colombaretta e Diaz, che si trovano tra il vicentino e il veronese. Un centinaio gli interventi dei vigili del fuoco. "È stato il primo reale collaudo per alcuni di questi. -Ha spiegato il presidente del Veneto.- In poche ore dal tardo pomeriggio di ieri l’ARPAV e la Protezione Civile del Veneto hanno registrato precipitazioni record: nella zona Pedemontana Vicentina e Veronese c’è stata una media 180 mm d’acqua, con punte di 229 mm, in sei ore".




A Milano fa paura il Lambro

Dopo una giornata e una notte di emergenza, a Milano e in provincia, il livello dell'acqua è sceso e in molte aree la situazione è migliorata, ma nel capoluogo lombardo preoccupa ancora il livello del Lambro, appena sotto i livelli di emergenza. "Milano ieri ha vissuto una giornata molto difficile: 120-130 mm localizzati di pioggia, in un solo giorno, non era mai capitato negli ultimi 170 anni, e il record era 98 accaduto nel 1990. E non solo a Milano ma anche nei bacini dei fiumi che passano per Milano", è il bilancio dell'assessore alla Sicurezza e Protezione Civile del Comune di Milano Marco Granelli. In città, ha precisato la Polizia Locale, è stata riaperta via Feltre intorno alle 7, ma nel quartiere di Ponte Lambro il fiume è ancora poco sotto i margini. Il meteo però in queste ore dovrebbe creare una finestra di tempo per far ritirare ulteriormente l'acqua ma si teme un peggioramento in serata. Secondo quanto riporta l'Ansa la situazione è ancora incerta nelle zone tra Gessate e Bellinzago Lombardo. Molto dipenderà da quanta pioggia cadrà nel pomeriggio di oggi. "Pensiamo di avere una finestra di tempo di alcune ore per cercare di sistemare ulteriormente le cose - spiega un coordinatore - ma poi dovrebbe tornare la pioggia. Se sarà leggera, dovremmo riuscire a gestire la situazione, se sarà tanta potrebbero essere ancora guai seri". Al momento le previsioni meteo ipotizzano precipitazioni intense ma non del tenore di quelle di ieri. 


Resta in vigore anche domani, venerdì 17 maggio, l'allerta meteo a Milano e in Lombardia, in particolare nelle  zone del nodo idraulico di Milano dove scorrono i fiumi Seveso e Lambro che sono esondati. Il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia ha confermato l'avviso di allerta arancione per rischio idrogeologico e rischio idraulico. La vasca del Seveso, che ieri si è riempita, è stata parzialmente svuotata e quindi potrà essere nuovamente utilizzata in caso di bisogno. Il Centro operativo comunale (COC) della Protezione civile è attivo per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi e per coordinare gli interventi. Dal Comune arriva l'invito a non sostare nelle aree a rischio esondazione dei due fiumi, vicino ai sottopassi, sotto gli alberi e le impalcature di cantieri e tende, e a mettere in sicurezza in sicurezza oggetti e vasi su balconi e terrazzi.


La situazione nel resto della Lombardia
A Monza intanto, dove da ieri è stato chiuso il parco in più tratti a causa dell’esondazione e la protezione civile ha posizionato le barriere previste dal Piano di emergenza comunale nel centro città, oggi scuole e asili chiusi nel centro città. Qui, a causa del livello idrometrico del fiume Lambro ancora superiore al limite di guardia (due metri), il sindaco Paolo Pilotto ha stabilito che oggi, 16 maggio, resteranno chiusi anche gli istituti vicino al fiume. L'amministrazione comunale raccomanda a tutti di non avvicinarsi ai corsi d'acqua per non incorrere in inutili situazioni di pericolo.
Emergenza anche nel lodigiano dove a preoccupare è il fiume Sillaro che ha rotto gli argini e raggiunto il piano terra di alcune abitazioni nelle vicinanze del fiume. A causa delle forti piogge inoltre, a Lodi si sono registrati smottamenti e allagamenti in diversi sottopassi pedonali. I vigili del fuoco, in particolare, sono intervenuti nella stazione ferroviaria. Ieri sera, mercoledì 15 maggio, un violento temporale ha colpito il mantonvano nella zona al confine con il modenese e con la provincia di Verona. Numerosi gli allagamenti anche in alcune scuole del Comune di Quistello e di scantinati e garage. 

Ultimo aggiornamento alle 17:51

red/cb
(Fonte: Rainews, Ansa)