Il nuovo auditorium de L'Aquila:
le voci della musica

Inaugurato ieri a l'Aquila il nuovo auditorium progettato da Renzo Piano, costruito grazie al contributo della Provincia Autonoma di Trento: interviste a Bruno Carioti, direttore del conservatorio del L'Aquila e Simonetta Bungaro, direttrice del Conservatorio di Trento

E' stato inaugurato il nuovo auditorium de L'Aquila, progettato da Renzo Piano e costruito grazie al contributo della Provincia Autonoma di Trento. Abbiamo intervistato il Direttore del Conservatorio de L'Aquila e la Direttrice del Conservatorio di Trento, in un grande ponte che unisce Trentino Alto Adige e Abruzzo.


Bruno Carioti, Direttore del Conservatorio Alfredo Casella de L'Aquila (nella foto):

Perché è così importante la costruzione e l'inaugurazione del nuovo auditorium di Renzo Piano?
"E' un evento molto molto importante. E' nato un luogo dove il Conservatorio e le tante associazioni musicali possono fare le loro attività musicali con prestigio, in un ambiente nato con criteri acustici e architettonici pensati per i concerti. Dal terremoto in città mancava ancora una struttura simile".


Che rapporti ci sono fra i Conservatori de L'Aquila e di Trento?
"Abbiamo ottimi rapporti, come dev'essere fra due associazioni di alta formazione. I nostri ragazzi vanno a fare delle master class a Trento, e viceversa. Ci piace molto questo scambio musicale e culturale, è motivo di accrescimento reciproco".


Qual è stato il ruolo della musica dopo il terremoto del 2009?
"La musica per L'Aquila è stata fondamentale. Grazie alla Protezione Civile il Conservatorio ci è stato riconsegnato molto presto, ed è diventato un punto di riferimento per tantissimi ragazzi. Abbiamo creato un punto di aggregazione e cercato di dare nuove motivazioni. Ci siamo riusciti, prima del terremoto avevamo seicento studenti, oggi sono più di mille!"

Cosa sogna adesso per L'Aquila?
"Sogno la ricostruzione del centro storico, fondamentale. Ma anche la nascita di una nuova economia basata sulla cultura. Ci sono gli estremi perché L'Aquila diventi un vero e proprio polo culturale europeo. In questi anni dove assistiamo a una crisi dei mercati e delle economie basate sulla finanza l'unica certezza è investire nell'unica ricchezza che abbiamo: la cultura".



Simonetta Bungaro, Direttrice del Conservatorio F.A. Boniporti di Trento (nella foto):

Grazie alla solidarietà della Provincia Autonoma di Trento L'Aquila ha finalmente un nuovo auditorium...
"Sono veramente felice che L'Aquila possieda questa nuova opera, segno che la solidarietà è veramente il segreto di ogni autentica costruzione. Sono certa che, a partire dall'intenso rapporto già in atto tra L'Aquila e Trento, anche i nostri due Conservatori sapranno promuovere ulteriori forme di collaborazione in ambito artistico-musicale".


Che importanza ha la musica in un progetto di ricostruzione come quello de L'Aquila?
"La musica, come l'arte in genere, può attingere alle dimensioni più profonde dell'esperienza umana e sociale e, in tal modo, promuovere esperienze di vera ricostruzione anche in contesti di crisi (ad esempio, nei lager nazisti molti musicisti hanno saputo portare creatività e speranza pur in situazioni di distruzione estrema)".


Che rapporti musicali ci sono fra Trento e l'Aquila?
"La cosa importante è che i Conservatori in Italia sono uniti in una rete dinamica che li include in progetti comuni, per cui c'è una crescente serie di iniziative condivise, come ad es. il "premio Nazionale delle Arti" e "L'Orchestra nazionale dei Conservatori". Qui ci ritroviamo".


Solidarietà senza confini: la Provincia Autonoma di Trento è stata sin da subito in prima fila nella ricostruzione dell'Aquila, con oltre 2700 volontari impegnati...
"Noi trentini siamo orgogliosi di questo sentimento di solidarietà, che la nostra Provincia ha saputo ancora una volta manifestare concretamente, arricchendo la reciprocità che unisce le nostre genti".






Walter Milan