Il prefetto Gabrielli in visita sui luoghi colpiti dal sisma

Il Pollino continua a tremare
La sciame sismico non sembra placarsi

Gli aggiornamenti dal Dipartimento della protezione civile. 20 le scosse dalla mezzanotte, due di magnitudo superiore a 3. Oltre agli sfollati sono moltissime la persone che per la paura continuano a passare la notte in auto.

Il Dipartimento della protezione civile continua a monitorare le attività nelle aree del Pollino colpite dal terremoto del 26 ottobre scorso, nell’ordinaria situazione di sorveglianza del territorio. La struttura Dipartimentale, alle ore 11.00 di questa mattina, ha mutato lo stato di configurazione che in precedenza risultava essere di Vigilanza.
Sono 20 le scosse di terremoto, tutte di magnitudo inferiore a 3, ad eccezione di due con magnitudo 3.1 e 3.2, registrate oggi fino alle ore 14.00 dalla rete di monitoraggio dell’Ingv nell’area tra Mormanno (CS) e Rotonda (PZ) e Laino Castello. Tutti i dati sulla sequenza sono pubblicati sul sito www.ingv.it

Proseguono intanto le attività di sopralluogo per le verifiche di agibilità e di ispezione della rete idrica
. Attualmente risulta interdetto l’utilizzo di acqua potabile nel comune di Mormanno e analoga Ordinanza pone delle restrizioni sull’uso dell’acqua per uso potabile sino alla serata di domani, nel Comune di Rotonda.
Giunge notizia dell'inagibilità della cattedrale di Mormanno a causa di vaste lesioni nella volta. Anche nella chiesa si è verificata la caduta di calcinacci. In paese dai controlli fino ad ora effettuati risultano inagibili il 50% delle case private. Inoltre, la strada per Campotenese è interrotta per il distacco di alcuni massi da un costone.

La paura tra la popolazione del Pollino è ormai fortissima. Sono in molti gli abitanti dei centri interessati dallo sciame sismico che si rifiutano ancora di fare rientro nelle loro case e che preferiscono dormire in auto. Solo a Mormanno sono stati oltre 500 a fare questa scelta. «Abbiamo ancora troppa paura - ha detto uno di loro - e fino a quando questa situazione non sarà del tutto superata continueremo a dormire in auto. I disagi che ne derivano rappresentano un problema secondario rispetto a quello principale: il terrore di dormire in case che potrebbero crollare a causa di una scossa più forte, seppellendo noi ed i nostri figli».

Questa mattina anche Benedetto XVI al termine dell'Angelus ha espresso la sua solidarietà ai terremotati
: «Assicuro un ricordo nella preghiera per le popolazioni della Basilicata e della Calabria che hanno subito un terremoto nei giorni scorsi» ha affermato il Papa durante il saluto ai pellegrini di lingua italiana, esprimendo così la sua vicinanza alla popolazione dell'area del Pollino.

Inanto la Cgil della Calabria chiede al Governo, in una nota, di «dichiarare lo stato di emergenza nelle zone del Pollino colpite dal terremoto». Il segretario generale della Calabria, Michele Gravano, e quello comprensoriale, Angelo Sposato, esprimono «vicinanza e solidarietà alle popolazioni del Pollino, duramente provate da mesi per il continuo ripetersi di scosse di terremoto. In queste ore il territorio, già colpito dal terremoto è percosso anche da forti piogge che ne mettono a rischio l'assetto idrogeologico».
«La terra continua a tremare, tanto che la notte scorsa si sono registrate sette scosse, e centinaia di famiglie si vedono costrette a dormire in auto perchè non si sentono sicure nelle loro abitazioni. Alla luce della grave situazione territoriale che sta emergendo dalle verifiche in corso da parte dei vigili del fuoco e della Protezione civile, è doveroso che il Governo centrale proclami lo stato di emergenza, come previsto dalla legge 100 del 2012, per procedere da subito con un piano di messa in sicurezza delle aree strettamente colpite dal terremoto in modo da rendere agibili le strutture ospedaliere, le scuole e i centri abitativi, individuando le misure e le risorse economiche e finanziarie per un intervento straordinario». «La Cgil, a ogni livello, - concludono Gravano e Sposato - è e resta vicina alle popolazioni e ai sindaci del territorio per ogni azione volta a garantire il sostegno alle persone colpite dall'evento sismico»

redazione / fonte Dipartimento protezione civile - ilgazzettino.it