Incendi boschivi: al via la campagna AIB 2015. La prevenzione il miglior rimedio

La responsabilità primaria nella lotta agli incendi boschivi spetta per legge a Regioni e Province Autonome che nei giorni scorsi hanno ricevuto dalla Presidenza del Consiglio le 'Raccomandazioni per un più efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia, e ai rischi conseguenti' ma la prevenzione e il monitoraggio rimangono comunque lo strumento più efficace

Prende il via oggi, e si protrarrà fino al 30 settembre prossimo, la campagna estiva antincendio boschivo 2015.
"Come previsto dalla legge quadro sugli incendi boschivi - spiega una nota del Dipartimento della Protezione civile  - dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sono state inviate nei giorni scorsi a Regioni e Province Autonome le 'Raccomandazioni per un più efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia, e ai rischi conseguenti'
  che delineano le azioni necessarie a ridurre il rischio incendi boschivi e a fronteggiare le situazioni emergenziali che ne derivano, in termini di sensibilizzazione, prevenzione e monitoraggio, di razionalizzazione dell'impiego delle risorse e di pianificazione d'emergenza". "Nonostante le ultime due stagioni estive siano state caratterizzate da condizioni meteorologiche poco favorevoli all'innesco e alla propagazione degli incendi - prosegue il DPC -  è comunque vero che non sono mancate, purtroppo, situazioni più critiche che hanno messo in evidenza la necessità di un raccordo continuo fra tutte le risorse, regionali e statali, disponibili sul territorio nell'ambito del Servizio Nazionale della Protezione Civile. A questo scopo, come di consueto, anche quest'anno la flotta aerea dello Stato opererà sulla base delle richieste inoltrate dalle regioni al Centro Operativo Aereo Unificato (COAU), a supporto delle squadre e dei velivoli antincendio locali".

"È inoltre utile ricordare che il fenomeno degli incendi è sostanzialmente frutto di intervento umano, per dolo o per colpa: per questa ragione la prevenzione si fa, prima di tutto, attraverso campagne di sensibilizzazione e di educazione all'ambiente, oltre che con attività di prevenzione e, soprattutto, di costante monitoraggio. Un primo intervento tempestivo sui focolai da parte delle squadre a terra - conclude la nota del Dipartimento -  consente infatti di operare in modo più efficace e di ridurre il numero di casi di particolare gravità per cui si rende necessario il supporto da parte dei mezzi aerei".

 

red/pc

(fonte: DPC)