Indagini su corruzione negli appalti, Anas si dichiara parte offesa

Oggetto delle indagini sono anche le opere realizzate nelle aree colpite dal terremoto del 2016

I finanzieri del Comando Fvg sono impegnati in acquisizioni documentali, perquisizioni e sequestri disposti dalla Procura di Gorizia in enti pubblici e società per indagini su appalti di opere pubbliche per un valore di oltre un miliardo di euro. Nell'operazione sono impiegati ben 400 finanziarieri, che stanno indagando su circa 150 le gare d'appalto nel triveneto e in tutta Italia.

L'inchiesta ipotizza turbative d'asta tra le imprese coinvolte, effettuate attraverso pratiche collusive - ma anche frodi nella realizzazione di ponti, viadotti, cavalcavia, sottopassi, gallerie, piste aeroportuali. Tutto questo sarebbe stato costruito utilizzando materiali difformi da quelli dichiarati.

Tra queste, anche alcune riguardanti opere e strade da realizzare nelle zone dell'Italia centrale colpite dal terremoto del 2016, tra cui la Tre Valli Umbre. Le verifiche degli uomini delle Fiamme Gialle si concentrano sulle gare indette nel triennio dal 2015 al 2018.

"Non ci sono pericoli dal punto di vista della sicurezza", e "assolutamente non sono state registrate infiltrazioni mafiose", inoltre, è "escluso al momento anche il coinvolgimento di politici”, ha assicurato il procuratore capo di Gorizia, Massimo Lia, rispondendo a domande alla conferenza stampa convocata sull'operazione Grande Tagliamento della GdF. Le opere oggetto di indagine "non sono tutte concluse, e non ci sono provvedimenti di blocco o sequestri di cantieri, di lavori".

Nell’ambito di questa inchiesta, Anas ha voluto precisare di essere parte offesa e di star offrendo piena collaborazione alle Forze dell’Ordine.

red/gp

(Fonte: ANSA)