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IRIDE: la nuova costellazione italiana di satelliti

Dal contrasto al dissesto idrogeologico alla mappatura degli incendi: il nuovo sistema di satelliti darà un importante supporto alla Protezione Civile

Iride sarà il più importante progetto satellitare europeo per l’osservazione della Terra a bassa quota e verrà realizzato in Italia grazie ai fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Si tratta di una costellazione di piccoli satelliti che giungerà a compimento entro i prossimi cinque anni grazie alla collaborazione di Asi (Agenzia Spaziale Italiana) ed Esa (European Space Agency) e svolgerà, tra gli altri compiti, anche un’importante funzione di supporto alla Protezione Civile.

Utilizzo
Il progetto è attualmente in via di sviluppo nella parte tecnica, bisognerà attendere ancora qualche tempo per avere un quadro dettagliato dei mezzi di cui potrà disporre il Dipartimento di protezione civile, quel che sappiamo per il momento è che Iride potrà essere impiegata dal Dpc e dalle amministrazioni per contrastare il dissesto idrogeologico e gli incendi, tutelare le coste, monitorare le infrastrutture critiche, la qualità dell’aria e le condizioni meteorologiche.

Il contest
Iride è il nome che è stato scelto attraverso il concorso “Spazio alle idee” lanciato dal Dipartimento per la trasformazione digitale con il Ministero dell’Istruzione e l’Asi che ha visto coinvolti 638 istituti scolastici con più di mille proposte. Samantha Cristoforetti, che ha presieduto la commissione esaminatrice composta dagli astronauti Luca Parmitano e Roberto Vittori, ha annunciato il nome vincitore direttamente dalla Stazione Spaziale Internazionale. Lo scorso 1° giugno presso l’Auditorium dell’Asi “Luigi Broglio” si è svolta la premiazione degli studenti vincitori del concorso con la partecipazione dei ministri dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e dell’Innovazione tecnologica e digitalizzazione, Vittorio Colao, che ha la delega allo Spazio. Per l’occasione l’Asi ha organizzato una mattinata di dialogo con i ragazzi per parlare insieme delle attività spaziali, delle missioni in corso e di quelle future, delle opportunità per le nuove generazioni dell’ambito dell’innovazione e soprattutto della salvaguardia del nostro pianeta.

Margherita Venturi