L'Aquila dopo il terremoto (foto archivio ilgiornaledellaprotezionecivile.it)

L'Aquila, hotel in rivolta
sospendono i servizi

Gli alberghi che ospitano i terremotati non sono ancora stati pagati. Da domani la protesta: sospesi i servizi di ristorazione e pulizia. Solidarietà e appoggio anche dagli sfollati

Da domani saranno sospesi i servizi di ristorazione, pulizia e cambio biancheria per gli aquilani sfollati e ospitati negli alberghi. "Nonostante le rassicurazioni ricevute dal commissario Chiodi, a oggi non risultano ancora pervenuti i pagamenti delle nostre spettanze" - ha annunciato la vice presidente di Federalberghi L'Aquila, Mara Quaianni, aggiungendo il dispiacere per il fatto che a "subire le conseguenze di tale incresciosa situazione saranno i nostri concittadini già come noi fortemente colpiti dal terremoto. Ovviamente" - ha aggiunto - "appena riceveremo quanto dovuto riattiveremo i servizi che abbiamo assicurato, con grandi sacrifici e difficoltà finanziarie, sin dall'inizio del post-sisma".

Gli sfollati sostengono gli albergatori: "Ci sentiamo in dovere di esprimere solidarietà e dare il nostro sincero appoggio alla loro protesta. I proprietari delle strutture ricettive ci accolgono da diversi mesi andando ben oltre gli obblighi civici imposti dalla Protezione Civile" - si legge in una lettera aperta inviata nei giorni scorsi alle istituzioni da un gruppo di sfollati che ha voluto esprimere la propria opinione "a distanza di 18 mesi da quel tragico 6 aprile 2009 in cui abbiamo assistito alla passerella di vip, politici italiani ed internazionali".

"Le promesse di imminenti pagamenti non bastano per andare avanti"
- prosegue la lettera, ricordando che "nonostante i vari proclami diramati attraverso i mass media dai rappresentanti politici e della Protezione Civile, che continuano ad affermare che i fondi sono stati stanziati, i versamenti non arrivano nelle casse ormai vuote degli albergatori". E cosa dire dei pochi soldi arrivati finora? "Non bastano nemmeno per versare gli emolumenti al personale alberghiero e ai fornitori, che bussano quotidianamente alle porte degli hotel per ricevere quanto è giustamente loro dovuto".

Da parte sua il Commissario delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi ha fatto sapere che una parte degli 80 milioni destinati alle spese legate all'emergenza saranno utilizzate per il pagamento degli alberghi che hanno ospitato e ospitano gli sfollati. "Le risorse finanziarie ora disponibili ci consentiranno di pagare ogni obbligazione legata all'emergenza, in tempi celeri, considerato che l'ammontare complessivo delle stesse dovrebbe essere sufficiente a coprire tutte le spese che abbiamo sostenuto sino ad oggi e che sosterremo fino al 31 dicembre prossimo" - ha dichiarato Chiodi, aggiungendo che "i Comuni avranno le somme necessarie per il saldo dei lavori di puntellamento e per le altre obbligazioni assunte, mentre gli albergatori saranno direttamente liquidati da me, tramite la Struttura per la gestione dell'emergenza".

Nella loro lettera, gli sfollati sottolineano che "la ricostruzione della nostra città non passa solo attraverso la ristrutturazione delle case, ma anche attraverso l'economia locale. Oltre ad ospitarci, i gestori degli alberghi danno lavoro a numerose persone che trovano così un reddito".



Elisabetta Bosi