Fonte mostra Segnali dallo Spazio

La Terra vista dallo Spazio per pensarla in modo sostenibile

In occasione del lancio della mostra Segnali dallo Spazio si è parlato di tutela ambientale e sostenibilità e del loro monitoraggio grazie alle tecnologie spaziali 

Ripensare il nostro Pianeta guardandolo da una prospettiva insolita, cioè dallo Spazio. È ciò di cui si è parlato a Roma in occasione della presentazione della mostra Segnali dallo Spazio, nell'incontro Guardare dallo Spazio per ripensare il nostro Pianeta. 

Un cambio di prospettiva
Dal panel, al quale ha partecipato anche il Sottosegretario del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Claudio Barbaro e alcuni rappresentanti dell'European Space Agency, è emerso che attraverso questo cambio di prospettiva “è possibile monitorare i cambiamenti ambientali, pianificare azioni più efficaci per la sostenibilità e promuovere una gestione responsabile delle risorse naturali, rendendo possibile un futuro più equilibrato e consapevole”. Temi come la tutela dell’ambiente e la sostenibilità, possono essere affrontati con uno sguardo innovativo sul nostro Paese grazie alle tecnologie spaziali che consentono di monitorare e comprendere meglio i cambiamenti climatici.

Gli strumenti
Ma quali sono gli strumenti che permettono di mettere in atto questo cambio di prospettiva? Innanzi tutto ci sono i Satelliti di Osservazione della Terra, in particolare si è parlato del ruolo di Copernicus per il pianeta e l’economia spaziale. Copernicus, gestito dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA) in collaborazione con la Commissione Europea è il più grande programma civile al mondo di osservazione della Terra e grazie a una flotta di satelliti offre dati e analisi per la gestione dell'ambiente, per il monitoraggio climatico e lo sviluppo sostenibile. Il programma Copernicus si avvale di missioni Sentinel dedicate a diverse aree di osservazione: Sentinel 1 è un radar per monitorare terre e oceani che opera in condizioni di nuvolosità, Sentinel 2 offre immagini multispettrali utili per l'agricoltura e la gestione del territorio. Accanto ad essi ci sono Sentinel 3 che compie misurazioni globali per studi ambientali e climatici e Sentinel 5P per il monitoraggio dell'atmosfera e dei gas inquinanti e l'umidità del suolo e lo stato della vegetazione. Tutti dati sono fondamentali per comprendere le dinamiche del cambiamento climatico e migliorare i modelli predittivi, contribuendo a decisioni informate a livello globale.

I dati 
La mole di dati raccolti dall'osservazione spaziale: ogni giorno, i satelliti Copernicus trasmettono circa 20 terabyte di dati alle stazioni di terra europee, ha un ruolo fondamentale in vari settori: dalla gestione delle emergenze, grazie al monitoraggio in tempo reale di incendi, inondazioni e frane per interventi rapidi, all'urbanistica e allo sviluppo sostenibile in quanto offre informazioni accurate per la pianificazione delle città. I dati dei satelliti poi sono utili per applicare un'agricoltura di precisione e controllare l'inquinamento sia dell'aria che dell'acqua. Inoltre questi dati raccolti dal programma Copernicus contribuiscono a far crescere un nuovo settore che è quello della Space Economy, che attualmente vale 400 miliardi di euro nel mondo.

La mostra 
Pensando a tutto ciò è nata l'idea della mostra Segnali dallo Spazio, un'esperienza immersiva e multimediale alla scoperta della Terra che inaugurerà a marzo del 2025 all'Orto Botanico di Roma. La mostra includerà installazioni, laboratori educativi per scuole e famiglie e conferenze tematiche. Il progetto mira a sensibilizzare il pubblico – adulti e bambini – sull’importanza di adottare comportamenti sostenibili, invitando i visitatori a esplorare la bellezza e fragilità del nostro pianeta.

Red/cb
(Fonte: Ufficio Stampa Segnali dallo Spazio)