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Mal'aria, ovvero le nostre città irrespirabili

Anche il 2017 si è aperto nella morsa dello smog: nei primi 25 giorni di gennaio sono ben 9 le città italiane che hanno registrato oltre 15 giorni di superamento del limite giornaliero previsto per il PM10. Ecco, in sintesi, il bilancio poco confortante del dossier Mal'aria 2017

Nei primi 25 giorni di gennaio sono ben 9 le città italiane che hanno registrato oltre 15 giorni di superamento del limite giornaliero previsto per le polveri sottili. Lo denuncia Legambiente con il dossier Mal'aria 2017, presentato ieri a Bologna in occasione del flash mob di fronte alla sede della Regione Emilia-Romagna con il presidio chiamato 'Ci siamo rotti i polmoni!'. Legambiente ha portato a Bologna anche un documento con 10 proposte, da consegnare al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e agli assessori all'Ambiente di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, riuniti nel tavolo tecnico sulla qualità dell'aria. In particolare, la 'maglia nera' di questo inizio 2017 va a Cremona, con 20 giornate, il 60% di quelle consentite per tutto l'anno (centralina Fatebenefratelli), seguita sul 'podio' da Torino (Rebaudengo) con 19 e Frosinone (Scalo) con 18 giornate. Treviso, Padova, Vicenza e Reggio Emilia seguono a loro volta in classifica, con 15 giorni di sforamento (il 40% del totale).

"La qualità dell'aria nelle città italiane - afferma Rossella Muroni, presidente nazionale di Legambiente - deve diventare una priorità di governo, a scala locale, regionale e nazionale, altrimenti continueremo a condannare i cittadini italiani a respirare aria inquinata. Per questo oggi abbiamo presentato una ricetta completa di proposte e soluzioni per metterla in pratica, chiamando in causa prima di tutto i Comuni e le Regioni, e poi il governo, ciascuno per le sue competenze".

L'inquinamento è preoccupante soprattutto al nord e la situazione non cambierà almeno fino all'arrivo della pioggia.

red/lg

(Fonte: Legambiente)