(fonte foto: metronews.it)

Maltempo: frane e crolli a Volterra e a Pompei

Volterra e Pompei, bellezze archeologiche italiane, crollano sotto il peso del maltempo. Le piogge degli ultimi giorni hanno infatti fatto franare ieri uno sperone etrusco a Volterra e a Pompei negli ultimi 3 giorni sono stati registrati 3 crolli

Il maltempo, che quasi incessantemente è stato protagonista del meteo di quest'inverno, è responsabile di innumerevoli danni. La Bell'Italia sta infatti subendo le ingiurie causate da pioggia e degrado.

Solo negli ultimi giorni due bellezze archeologiche hanno subito gravissimi danneggiamenti in seguito alle cospicue piogge. Una parte delle mura etrusche di Volterra è infatti rovinosamente franata mentre 3 crolli sono avvenuti all'interno dell'area archeologica di Pompei.

FRANA A VOLTERRA - La cinta muraria di Volterra ha subito ieri pomeriggio un'ulteriore ferita dopo la frana che lo scorso 31 gennaio aveva già colpito le mura etrusche.
Intorno alle 16 di ieri uno sperone di roccia sopra Piazza Martiri della Libertà è crollato proprio mentre un operaio stava lavorando in loco. A nulla sono valse infatti le operazioni per cercare di salvare la cinta muraria della città etrusca: dopo le prime frane era stata coperta da un telo impermeabile, poi tamponata con geoblocchi di cemento e poi si era proceduto con lo "smontaggio" pietra dopo pietra. E proprio mentre l'operaio stava togliendo le pietre è avvenuto il nuovo crollo. Fortunatamente l'operaio non è stato colpito dallo smottamento e nessun'altra persona è rimasta coinvolta. Lo sperone di roccia delle antiche mura etrusche era da giorni pericolante e per precauzione ieri era stato chiuso il parcheggio sotterraneo ed evacuata la piazza.
"Quello che si temeva purtroppo è successo - dicono Ivan Ferrucci, capogruppo Pd in Regione Toscana, e Paolo Tognocchi, consigliere regionale Pd, in una nota congiunta -. Quanto sta accadendo a Volterra è una vera emergenza e ora è sempre più urgente che arrivino dallo Stato finanziamenti adeguati a un progetto di risanamento complessivo della città". "Non possiamo lasciare che sotto i nostri occhi
- concludono Ferrucci e Tognocchi - cada a pezzi una parte importante del patrimonio storico-artistico non solo toscano ma anche nazionale, mettendo in pericolo un'intera comunità. Non dobbiamo capire sempre troppo tardi che la prevenzione del rischio idro-geologico è una priorità".

CROLLI A POMPEI - Nella bella Pompei invece, nel pomeriggio di sabato, si è verificata la caduta di alcune pietre dalla spalletta del quarto arcone sottostante il tempio di Venere. Nella prima mattina di domenica, poi, è crollato il muretto di una tomba della necropoli di Porta Nocera, prospiciente l'antica strada. Il muretto, alto circa 1,70 metri e della lunghezza di circa 3,50 metri, serviva da contenimento del terreno in cui erano state poste le sepolture ed era pertanto costruito contro-terra. Ieri, infine, alcune pietre si sono staccate da un muro di una bottega lungo via Nola nella Regio V insula 2.
Un crollo al giorno in tre giorni con causa comune: le piogge e il degrado. al momento l'area di via Nola è stata interdetta per i rilievi e i primi interventi di messa in sicurezza.


Redazione/sm