(Fonte foto: Vigili del fuoco)

Maltempo in Valle d'Aosta e Piemonte, evacuate centinaia di persone

Cogne, in Valle d'Aosta, rimane completamente isolata, mentre decine di escursionisti stanno venendo evacuati in elicottero in Piemonte. Presto la richiesta dello stato di emergenza per entrambe le Regioni

Il maltempo nel finesettimana ha creato ingenti danni in Piemonte e in Valle d’Aosta, per cui è attesa la richiesta dello stato di emergenza. Le due Regioni sono in contatto con il Capo Dipartimento Nazionale di Protezione Civile Fabrizio Curcio, che si era recato in Valle d'Aosta per incontrare le istituzioni locali. Decine di persone sono rimaste isolate nelle due Regioni, alcune delle quali stanno venendo tratte in salvo soltanto oggi.

“Da ieri sera sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite: abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l'andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte”, ha dichiarato il presidente di Regione, Alberto Cirio. In Valle d’Aosta Cogne è ancora isolata, mentre nella notte è rimasta isolata anche Cervinia, dove ci sono stati allagamenti. Frane e smottamenti anche in Piemonte, dove alcuni ponti sono stati danneggiati e alcune valli sono rimaste isolate. Maxievacuazione nel Verbano-Cusio-Ossola, mentre una trentina di escursionisti è rimasta bloccata nei rifugi ai piedi del Monte Rosa. Oltre il confine, sull'altro versante delle Alpi, si segnalano tre morti in Francia e due in Svizzera.

Valle d’Aosta: evacuazioni da Cogne in elicottero
Continua ad aumentare il numero di persone evacuate dalla vallata di Cogne in elicottero, il comune rimasto isolato perché l’unica strada di collegamento è stata chiusa a causa dei danni legati al maltempo. “Ne abbiamo già portati giù almeno 300, ma i numeri non sono precisi per ora” ha dichiarato all'Ansa Franco Allera, sindaco di Cogne. Gran parte del paese è anche senza acqua: “L'acquedotto è stato portato via dal torrente, stiamo pensando a una riparazione provvisoria da realizzare, per riuscire a riempire la vasca di carico” ha dichiarato sempre Allera. Al momento l’elicottero rimane l’unico mezzo per raggiungere il paese. 



Danni per “milioni e milioni” 
Danni rilevanti anche sulla strada comunale di Valnontey, dove risultano fuori uso sia la rete elettrica che l'acquedotto. Alcune esondazioni sono state causate dall'ondata di piena della Dora Baltea, mentre a Montjovet sono state evacuate dai loro alloggi due famiglie, salite ai piani alti; a Issogne il fiume è esondato tra le località Favà e Fleuran e alcuni abitanti sono stati fatti salire ai piani superiori. Anche nella località sciistica di Cervinia i danni sono ingenti: si parla di “milioni e milioni di euro, perché tutti i negozi hanno i magazzini che sono sotto il livello della strada, quindi il torrente Marmore straripando ha riempito garage, boxe, e anche diversi locali” – ha dichiarato all'Ansa Massimo Chatrian, vicesindaco di Valtournenche. “Ora la situazione è abbastanza sotto controllo” ha rassicurato Chatrian, mentre proseguono i sopralluoghi.



Decine di persone rimaste bloccate in Piemonte
In Piemonte ci sono stati smottamenti e danni ai ponti. A Campertogno (VC), dove sono in corso i lavori di ripristino degli acquedotti, una ventina di campeggiatori sono rimasti isolati. Una trentina di persone è stata invece tratta in salvo in elicottero dai rifugi ai piedi del Monte Rosa, nel territorio del Verbano-Cusio-Ossola, dove si erano fermate per precauzione a causa dell’uscita dall’alveo in diversi punti del fiume Anza nella zona dell’alpe Burki. A intervenire è stato il Reparto Volo Lombardia, superando le strade interrotte e inagibili. Tratte in salvo anche le tredici persone che erano rimaste bloccate in Alagna Valsesia nei rifugi Pastore, Barba Ferrero e Crespo Calderini. L’evacuazione è stata effettuata dal Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di Torino, con l’elicottero Drago 66. Proprio ad Alagna Valsesia si segnalano danni per tre milioni di euro, secondo quanto riportato dal presidente dell’Unione montana Francesco Pietrasanta: ingenti anche i danni al Parco Naturale, “con sentieri e infrastrutture turistiche devastate”. Macugnaga è stata invece invasa dal fango, ma il sindaco Alessandro Bonacci ha tuttavia fatto presente che “non c'è alcuna situazione di emergenza”. “Siamo stati fortunati – ha dichiarato il sindaco intervistato dalla Rai – la gente era a casa a guardare la partita”. Tuttavia alla cittadinanza è stato rivolto l'invito a “non muoversi e non lasciare il posto in cui si trovano”. Anche nella località dell’Alta Valle Orco, nel torinese, ci sono stati ingenti danni. A Montanaro (TO) era stata salvata una famiglia di 3 persone bloccata in auto a causa dell'innalzamento del torrente Orco, mentre hanno fatto il giro del web le immagini dell’ingrossamento della cascata di Noasca, in cui la furia dell'acqua travolgeva il paese. “La situazione è in miglioramento e riusciremo tra poche ore a liberare la strada per poter permettere alle persone bloccate qui di lasciare il paese”, ha commentato Domenico Aimonino, sindaco del comune.

Vittime in Francia e in Svizzera
Ci sono almeno due morti accertati e un disperso nel Canton Ticino, in Svizzera, territorio colpito da violenti nubifragi che durano da giorni, mentre anche in Francia si registrano tre morti, vittime della caduta di un albero per il forte vento.

red/gp

(Fonte: Ansa, Rainews)