fonte: Coldiretti

Maltempo: l'allarme di Coldiretti raccolti a rischio in Emilia-Romagna e Liguria

Registrati danni per milioni di euro alle coltivazioni emiliane e alla produzione vinicola del Pignoletto, corsa contro il tempo per il raccolto e aumento dei prezzi degli ortaggi nell'entroterra ligure

Dopo le pesanti piogge che hanno provocato l'esondazione del fiume Reno in Emilia-Romagna e l'ondata di freddo e neve in Liguria, Coldiretti lancia l'allarme.

La coltre di fango che nei giorni scorsi ha invaso campi, capannoni, macchinari e cantine per il vino con oltre 200 ettari di terreni investiti dalla furia delle acque ha causato danni per milioni di euro nelle campagne del bolognese devastate dall'esondazione del fiume Reno. È questo il primo bilancio tracciato da Coldiretti che sta raccogliendo nei suoi uffici le segnalazioni dei propri associati per poi trasmetterle alla Regione al fine di attivare lo stato di calamità per l'agricoltura. Il rischio maggiore - sottolinea l'associazione di categoria - è che le temperature dell'inverno "facciano ghiacciare tutto trasformando il fango in una lapide per i piccoli germogli di grano che stavano cominciando a spuntare, mentre nella cantina di Argelato l'acqua sporca ha invaso l'area di imbottigliamento dei preziosi vini Pignoletto di Pianura e Montoni, investendo anche le macchine per la pressatura delle uve".

In Liguria, segnala la Coldiretti regionale, il problema è la neve che, dopo il freddo pungente di questi giorni, è arrivata a colpire soprattutto le zone dell'entroterra. Qui le perdite di verdure e ortaggi vanno a sommarsi a quelle di inizio anno che, anche a livello nazionale, hanno ridotto le disponibilità di prodotto sui mercati. L'inizio funesto del 2019 con le ondate di maltempo che continuano a tenere in pugno l'intera Penisola fanno sentire anche sul carrello della spesa degli italiani le gravi conseguenze della diminuzione di prodotto Made in Italy, segnala ancora Coldiretti Liguria. Anche nei campi della Liguria è corsa contro il tempo per raccogliere le produzioni prima che vengano distrutte dal gelo; inoltre lo sbalzo termico ha avuto un inevitabile impatto sui costi di riscaldamento delle produzioni in serra, che sono lievitati. Ma non solo: l'anomalia climatica ha interessato anche altri Paesi produttori europei e del Nord Africa con il taglio dei raccolti che ha fatto schizzare alle stelle i prezzi delle principali verdure invernali. "Solo tra qualche giorno - commentano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa - si potrà stabilire la reale entità dei danni causati dal freddo soprattutto agli ortaggi in campo, mentre già chiaro è l'aumento dei costi sostenuti da vivaisti e floricoltori costretti a tenere costantemente riscaldate le serre per evitare gelate".

red/cb

(fonte: Ansa)