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Maltempo: valanghe e piogge in tutta Italia

Le valanghe in Italia hanno causato una vittima, mentre le piogge torrenziali hanno portato un gran numero di esondazioni in tutta la penisola

Maltempo in tutta Italia nel finesettimana, con piogge torrenziali e venti di burrasca che hanno flagellato molte regioni, causando svariati problemi sulle coste, con mareggiate violente che hanno impedito il normale andamento dei i collegamenti marittimi. Nelle ultime ore, prevalentemente nella giornata di ieri 23 gennaio, si è aggiunta una massa considerevole di neve, che ha provocato slavine e valanghe. Anche per la giornata di oggi 25 gennaio il Dipartimento della Protezione Civile ha previsto venti da forti a burrasca, dai quadranti occidentali, su Toscana, Umbria e Marche, in estensione dalla mattinata a Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria, con raffiche di burrasca forte, specialmente sui settori costieri esposti e sulle zone appenniniche. Si segnalano mareggiate lungo le coste esposte. Per il maltempo rimarrà dunque l'allerta arancione sul Molise occidentale sulle zone interne del Lazio, sull’intero territorio dell’Umbria e sui bacini nord-orientali dell’Emilia-Romagna. Allerta gialla sulla Basilicata e sui bacini della Calabria tirrenica, sulle restanti zone del Lazio, sull’Abruzzo, su gran parte del Molise, sui bacini occidentali delle Marche e su alcuni settori di Veneto ed Emilia-Romagna.

Valanghe al Nord: un morto
Nel pomeriggio di ieri a Monno, nel Bresciano, una valanga di grandi dimensioni si è staccata a quota 2.300 metri, travolgendo un alpinista che è stato estratto dalla neve e portato in codice rosso con l'elisoccorso all'ospedale di Bergamo dove è morto poco dopo. Sempre in giornata un altro scialpinista è rimasto ferito dopo essere stato colpito da una valanga, seppur di piccole dimensioni, sulle Alpi liguri; un secondo scialpinista invece è riuscito ad allontanarsi. In Piemonte, sul monte Fraiteve, i Vigili del Fuoco hanno recuperato due alpinisti bloccati a 2.000 metri di quota. I due sono stati prelevati in buone condizioni di salute poco sotto la cima del rilievo .

Neve e pioggia tra Veneto ed Emilia Romagna
Sulle Dolomiti l'allerta per le valanghe era rimasta Forte (grado 4), cioè il livello massimo di pericolo, per tutto il giorno. Fin dai primi momenti l'Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto (Arpav) ha fatto sapere che saranno possibili ulteriori nuovi distacchi, anche di grandi dimensioni, e che in qualche caso potranno raggiungere il fondovalle. In provincia di Sondrio sono state evacuate 70 persone per una frana. Sempre vicino Sondrio chiusa per il vento la strada statale 36 "del Lago di Como e dello Spluga" dal km 140,7 al km 147,5, nel territorio comunale di  Madesimo. Tanta neve anche sull'Appennino emiliano, in particolare al confine con la Toscana, nel Modenese. Ma l'Emilia-Romagna è stata flagellata anche dalle piogge, con un'allerta arancione ha interessato la pianura bolognese e modenese, dove stanno defluendo le piene dei fiumi. L'allarme è comunque parzialmente rientrato nelle ultime ore, essendo stati riaperti i ponti sul fiume Secchia nella mattina di domenica. La piena del fiume, come quella de Panaro, è passata nella notte di sabato fino a scendere sotto Soglia 2. In Toscana gran lavoro dei vigili del fuoco chiamati per alberi caduti o pericolanti, coperture divelte e danni da acqua, anche se non si sono registrati feriti. Le province più colpite sono state quelle di Pisa e Lucca.

Allagamenti a Roma, persone disperse in Abruzzo
Roma, insieme a gran parte del Lazio, ha sofferto l'ondata di maltempo: si sono verificati allagamenti in diverse zone della città, sono state chiuse le banchine sul Tevere. Sono state tantissime le strade, anche a grande scorrimento, rimaste allagate. In Abruzzo invece risultano ancora disperse quattro persone di Avezzano in zona Valle Majelana, sul massiccio del Velino. Sono partite sia le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico della stazione di Avezzano, L'Aquila e Sulmona in sci, sia la Guardia di Finanza, per localizzare e mettere in salvo le quattro persone, tre uomini e una donna, che non rispondono ai cellulari. I quattro erano usciti domenica mattina per una passeggiata in montagna, non avevano gli sci al seguito, ma non sono rientrati a casa e il padre di uno di loro ha allertato il Soccorso Alpino. I quattro, amanti della montagna, erano partiti dal Rifugio Casale da Monte, dove avevano lasciato le macchine, che si trovano tuttora lì. Non si sa dove i quattro fossero diretti, quello che è certo è che non sono rientrati in serata e che non rispondono ai cellulari, oggetto di geolocalizzazione da parte del Soccorso Alpino e Speleologico per orientare le ricerche. 

Mareggiate ed esondazioni al sud
In Campania, dove i venti hanno raggiunto velocità anche di 40 nodi, si è provveduto a sospendere le corse dei mezzi veloci, sia per Pozzuoli che per Napoli. Ancora in Campania, questa volta nel Salernitano, a causa del maltempo è stata chiusa per frana una strada comunale montana che collega i comuni di San Pietro al Tanagro e San Rufo. Nel comune di Cervinara (Avellino) il maltempo ha provocato l'esondazione del torrente Cardito a valle del centro abitato. Quindici volontari della Protezione civile sono dovuti intervenire con mezzi speciali per consentire l'evacuazione di tre famiglie rimaste intrappolate a causa del maltempo. Danni anche in Sicilia: un grosso albero secolare si è spaccato a villa Sperlinga, a Palermo, a causa del maltempo e un enorme ramo è piombato al suolo. Ancora a Palermo il maltempo ha interrotto addirittura le attività dello screening anti-covid alla Fiera del Mediterraneo di Palermo, decisione presa per motivi di sicurezza, ma anche per l'alto tasso di umidità che avrebbe potuto alterare la sensibilità dei tamponi antigenici.

red/gp

(Fonte: Ansa, RaiNews)