(Fonte Foto: Medici Senza Frontiere_ Foto: Line Geyer)

Massacro in Nigeria: MSF assiste i sopravvissuti

E' terribile la situazione umanitaria in Nigeria, a Baga, dove il più sanguinoso attacco terroristico degli ultimi 5 anni ha ucciso più di 2000 persone. Medici senza Frontiere sta assistendo i sopravvissuti: "Ci sono solo due medici in tutta l'area. E ci aspettiamo altri attacchi"

All'indomani del tragico attacco perpetrato dal gruppo militante islamico Boko Haram nella città di Baga, in Nigeria settentrionale, un'equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) sta offrendo assistenza medica ai sopravvissuti fuggiti nella città di Maiduguri.  Si stima che nell'attacco - il più sanguinoso di Boko Haram negli ultimi cinque anni - siano state uccise oltre 2.000 persone mentre altre migliaia hanno lasciato le proprie case a Baga, situata nello stato di Borno.  

MSF ha donato cibo, farmaci e forniture mediche al centro medico del villaggio che era a corto di forniture e lo  sosterrà  occupandosi soprattutto della salute delle donne incinte e dei bambini, particolarmente vulnerabili. Data la situazione di instabilità a Baga, le equipe di MSF non sono attualmente in grado di raggiungere l'area per valutare i bisogni medici e umanitari delle persone, pertanto continuerà a supportare le persone sfollate a Maiduguri, dove comunque la situazione è tesa per l'attacco suicida nel mercato della città che il 10 gennaio ha ucciso 20 persone.  

Isabelle Mouniaman-Nara, direttore delle operazioni di MSF in Nigeria, illustra così la la situazione nella Nigeria nordorientale e in particolare nello stato di Borno:
"Negli ultimi quattro anni, la situazione è gravemente peggiorata nella Nigeria nordorientale. La radicalizzazione di Boko Haram e il suo cambio di strategia (occupazione di villaggi e città, rapimenti di massa, creazione di un califfato e così via) potrà comportare ulteriori sfollamenti di persone, problemi di salute pubblica - soprattutto epidemie - e difficoltà nel fornire assistenza medica nella regione. Oggi ci sono tra 800.000 e 1,5 milioni di sfollati in Nigeria, per la maggior parte nell'area nordorientale del paese. Maiduguri, la città principale dello stato di Borno, ha subito cinque attacchi terroristici nel 2014 che hanno ucciso o ferito molte persone. Boko Haram ha attaccato Maiduguri due volte e tutte le strade che portano in città, tranne una, sono state chiuse.  Ci aspettiamo altri attacchi e le elezioni presidenziali del febbraio 2015 potranno portare ulteriori tensioni e violenze".
"MSF - siega poi Isabelle Mouniaman-Nara - è attiva in Nigeria dal 2004, e ha avviato un progetto nello stato di Borno nel maggio 2013 che ha poi dovuto chiudere per le condizioni di insicurezza. Nell'agosto 2014 siamo tornati a Maiduguri con un progetto permanente. Qui l'assistenza sanitaria per la popolazione è davvero limitata - sia per gli abitanti locali che per gli sfollati: ci sono solo due medici nell'intero Borno del nord. Dall'agosto 2014 stiamo supportando centri di salute e cliniche mobili nei due campi sfollati più grandi della città (NYSC e WTC). Oggi vogliamo intensificare la nostra assistenza agli sfollati e stiamo programmando di avviare un progetto in un terzo campo.  Finora il governo nigeriano e la comunità hanno supportato, almeno in parte, gli sfollati rispondendo ai loro bisogni. Ma se, come ci aspettiamo il loro numero crescerà ancora nelle prossime settimane e mesi, saranno richiesti ulteriori aiuti. Come parte della nostra azione di supporto, allestiremo centri di salute in tre campi che saranno aperti tutto il giorno, sette giorni su sette, forniranno servizi ambulatoriali settimanali (trattamento per la malnutrizione e visite prenatali) e implementeranno un sistema di trasferimento in ospedale dei pazienti che necessitano di cure di emergenza. A metà gennaio, formeremo alla gestione delle violenze di massa lo staff degli ospedali di Maiduguri e Mongono. Infine, abbiamo avviato sistemi di monitoraggio della salute e strategie di risposta alle epidemie - in particolare nei campi sfollati - e siamo pronti ad avviare campagne di vaccinazione se e quando saranno necessarie".


red/pc

(fonte: MSF)