(foto: Marina Militare)

Migranti: forse 400 vittime in mare. Centinaia i minori sbarcati

Si teme che nel naufragio avvenuto lunedì al largo della Libia, dal quale sono state salvate 144 persone, siano morti altri 400 migranti. A dirlo è Save the Children dopo aver raccolto le testimonianze tra i superstiti. Tra l'11 e il 13 aprile sono sbarcati centinaia di minori

Potrebbe essere l'ennesima "strage della speranza": centinaia di migranti morti nelle acque del Mediterraneo durante un viaggio al limite della sopravvivenza con la speranza - appunto - di raggiungere l'Europa. Secondo le testimonianze raccolte da Save the Children, l'Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini e difendere i loro diritti, interrogando i 144 superstiti sbarcati ieri a Reggio Calabria, sarebbero circa 400 le vittime di un naufragio avvenuto a 24 ore dalla partenza dalla costa libica. Tra esse ci sarebbero anche numerosi ragazzi giovani.

Molti dei minori sopravvissuti "hanno vissuto esperienze atroci di violenza subita e assistita, e hanno perso amici, parenti o i genitori, anche negli ultimi naufragi. Secondo i racconti, la situazione in Libia è sempre più fuori controllo, e inaudita è la violenza anche per le strade. E' fondamentale garantire un'adeguata accoglienza e il necessario supporto anche psicologico, in particolare ai più vulnerabili" ha dichiarato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children.

"Nei pressi di Tripoli abbiamo vissuto per 4 mesi in una fabbrica di sardine - racconta Bherane di 17 anni -. Eravamo più di 1000 persone. Mangiavamo una sola volta al giorno e non potevamo fare nulla. Se qualcuno parlava con un amico o un vicino, veniva picchiato. Tutto questo per estorcere altri soldi. Ti facevano chiamare a casa, dicendo che stavi per morire, e nel frattempo ti picchiavano così i tuoi familiari sentivano le tue urla".

Tra l'11 e il 13 Aprile si suppone siano sbarcati più di 5.100 migranti in 18 sbarchi divisi tra Lampedusa (6), Sicilia (8), Calabria (2) e Puglia (2). Tra loro ci sono circa 450 minori, tra cui 317 non accompagnati.

Secondo Save the Children, il crescente numero dei morti in mare pone, non solo all'Italia, ma a tutta l'Unione Europea e ai suoi Membri, il dovere di rispondere con un sistema di ricerca e soccorso in mare capace di far fronte a questa situazione che è destinata a peggiorare ulteriormente nei prossimi mesi. L'elevata e costante presenza negli sbarchi di minori soli non accompagnati impone la necessità di contare su un adeguato sistema di accoglienza. Ad oggi, tale sistema non esiste, ed inoltre anche il sistema di prima accoglienza, con 10 nuove strutture individuate dal Ministero dell'Interno, non è utilizzato in modo sistematico e mancano procedure chiare e condivise per il trasferimento dei minori.


Redazione/sm

(fonte: Save the Children)