Nasce EMSO, rete europea
di osservatori marini

Dieci Paesi dell'area europea daranno vita a EMSO, rete di osservatori marini per monitorare e studiare l'evoluzione degli ecosistemi e i cambiamenti climatici dall'Artico all'Oceano Atlantico, al Mediterraneo e Mar Nero

E' iniziato ieri, lunedì 24 settembre a Roma, presso la sede dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) il meeting per avviare la costruzione di un consorzio Europeo che gestirà una infrastruttura di ricerca di dimensione Europea per le scienze marine. Ne dà notizia lo stesso INGV in una nota.
"L'infrastruttura di ricerca denominata EMSO- European Multidisciplinary Seafloor Observatory - si legge nella nota INGV - è costituita da una rete di osservatori marini per il monitoraggio e lo studio dei processi di varia natura che hanno luogo nelle profondità oceaniche ( geofisica, oceanografia, biologia). La rete comprenderà punti di osservazione dall'Artico all'Oceano Atlantico, al Mediterraneo e Mar Nero in un intervallo di profondità tra alcune decine a migliaia di metri.
EMSO costituisce uno strumento importante per monitorare e studiare i cambiamenti climatici sia di origine naturale sia indotti dalle attività dell'uomo, e l'evoluzione degli ecosistemi marini. L' infrastruttura è in grado di produrre serie di dati per i prossimi anni per la ricerca scientifica non solo Europea. Con questa infrastruttura l'Europa sarà in grado di coordinarsi e integrarsi in modo competitivo in altre analoghe iniziative avviate in aree dell'America del Nord (NEPTUNE Canada, Ocean Observatory Initiative) dell' Asia (DONET Giappone, MACHO Taiwan) e dell'Oceania (IMOS).
I membri del consorzio saranno Stati della Comunità Europea (Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Germania, Grecia, Portogallo, Irlanda, Paesi Bassi) e un paese extra-europeo (Turchia).
Il consorzio, con sede in Italia, viene avviato sotto la guida del governo Italiano (MIUR) che si avvale della collaborazione tecnico-scientifica dell'INGV.
L' INGV attualmente si occupa insieme all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), del funzionamento dell'osservatorio sottomarino NEMO-SN1, situato a largo della Sicilia orientale, a 2000 m di profondità. NEMO-SN1 è uno dei nodi più avanzati della rete EMSO, infatti fin dal 2005 è collegato a terra con un cavo sottomarino da cui riceve alimentazione e attraverso il quale invia dati in tempo reale utilizzati anche nell'ambito della sorveglianza sismologica".



red/pc

fonte: INGV