Non si arresta lo sciame
sismico sui Monti Reatini

Altre 5 scosse sui Monti Reatini; prorogata la chiusura del centro storico a L'Aquila. L'INGV ha diffuso un report sullo sciame sismico in Abruzzo.

Ancora scosse nella notte tra L'Aquila e Rieti. Si tratta di eventi sismici lievi, ma che vanno ad aggiungersi alla lunga lista di scosse che da settimane si verificano nel territorio dei Monti Reatini, riportando la paura tra la popolazione colpita dal terremoto il 6 aprile 2009.

L'INGV - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia - ha registrato 4 scosse tra questa notte e questa mattina nell'aquilano: la prima, di magnitudo 2.1, si è verificata poco prima dell'una; a questa ne è seguita una più forte, di magnitudo 3.3, alle 4:24, e poi ancora una di magnitudo 2.2 alle 6:53 e l'ultima alle 13:33 di magnitudo 2. Tutte le scosse si sono verificate intorno ai 10 chilometri di profondità, con epicentro nei pressi dei Comuni protagonisti dello sciame sismico: Borbona, in provincia di Rieti, Barete, Cagnano Amiterno, Capitignano e Montereale, in provincia dell'Aquila. Una lieve scossa, di magnitudo 2.1, è stata avvertita questa mattina poco dopo le 7 anche in provincia di Rieti, nei Comuni di Accumoli, Amatrice e Cittareale, sempre con epicentro nel distretto sismico dei Monti Reatini.

È stata in particolare la scossa di magnitudo 3.3 a spingere molte persone a dormire fuori anche questa notte, e in tanti hanno contattato i presidi allestiti dalla Protezione Civile regionale nei Comuni colpiti dalle scosse. Intanto il sindaco Massimo Cialente, visto il "perdurare dello sciame sismico" e la "necessità di tutela della pubblica incolumità", ha deciso di prorogare - per motivi precauzionali - la chiusura del centro storico fino al 7 settembre.

Paura anche nella frazione di Arischia, la cui popolazione "sembra ormai abbandonata a se stessa"
- ha dichiarato Elia Serpetti, presidente dell'Amministrazione dei beni separati della frazione, aggiungendo che "è doveroso far presente che siamo quelli che si trovano maggiormente a ridosso delle aree ad alto rischio; ogni scossa viene avvertita dalla popolazione arischiese e non vorremmo incorrere in quanto già vissuto il 6 aprile del 2009". Serpetti ha detto di non comprendere "perchè non se ne parla: il territorio e le caratteristiche geomorfologiche assoggettano la zona più attinente a quella del Comune di Pizzoli e del nuovo punto 'ad alto rischio'". Serpetti ha quindi chiesto "un incontro urgente al fine di cercare una soluzione proficua per la popolazione arischiese ed aiuto per la sistemazione della stessa".

Secondo quanto riferito in un rapporto diffuso dall'INGV sulla sismicità in Abruzzo, l'area compresa tra Montereale e Cittareale "è inserita nella zona a maggiore pericolosità sismica del nostro paese". Il report spiega che la sismicità nella zona del reatino è iniziata a metà giugno del 2009; a partire da fine luglio 2010 la sismicità si verifica prevalentemente nella parte sud della zona interessata dala sciame, e solo limitatamente nella parte nord. "Lo sciame sismico è localizzato principalmente nella zona immediatamente a ovest di Montereale e consiste in circa 300 terremoti con magnitudo locale superiore o uguale a 1" - si legge nel rapporto. Secondo gli studi effettuati dall'INGV, il processo di sciame sismico ha alternato fasi più intense a periodi di scarsa attività fino alla prima decade di luglio 2010; "nelle settimane successive, seppure con variazioni giornaliere, il numero di scosse aumenta".


(red - eb)