(Fonte foto: Ministero della Salute)

Nuovo Dpcm: fascia gialla rafforzata e divieto di asporto

Le nuove misure tendenzialmente confermeranno quelle degli ultimi mesi, tranne che per l'irrigidimento di alcune norme e l'introduzione della "fascia bianca" - dove le limitazioni saranno quasi assenti

È in arrivo il nuovo Dpcm, che entrerà in vigore dal 16 gennaio. Per ora non c'è niente di ufficiale, ma dopo il vertice di ieri, svoltosi a Palazzo Chigi tra governo e capidelegazione di maggioranza, sono state già raccolte le prime indiscrezioni sulle restrizioni. Secondo il Corriere della Sera, sembra che sia prevalsa la «linea dura» del ministro della Salute, preoccupato per gli oltre 18 mila contagi e il tasso di positività al 13,3. E dunque, oltre a mantenere il coprifuoco dalle 22 alle 5 e alla raccomandazione di non ospitare più di due persone non conviventi, si va verso lo stop allo spostamento tra regioni, comprese quelle gialle. Per oggi è previsto l'incontro tra il ministro della Salute Roberto Speranza, il responsabile degli Affari regionali Francesco Boccia e i presidenti delle Regioni per dare il via libera alle nuove regole.

Il nuovo sistema: la fascia bianca
Oltre a mantenere il sistema a fasce rosse, arancioni e gialle, assegnate per fattori di rischio, sembra che nel nuovo Dpcm si aggiungerà un quarto colore: la fascia bianca, che comportarebbe pochissime limitazioni, simili a quelle che abbiamo sperimentato durante il periodo estivo, come obbligo di mascherina e distanziamento sociale. Cinema, teatri, sale da concerto, palestre, piscine, bar e ristoranti rimarrebbero aperti, gli spostamenti sarebbero pressoché liberi e scomparirebbe anche il coprifuoco tra le 22 e le 5. Questa quarta fascia, secondo il Corriere, è stata pensata per indicare una «prospettiva di uscita dalla pandemia». E l’Istituto superiore di sanità sta studiando i parametri che serviranno per accompagnare il ritorno alla vita normale, come un indice Rt sotto 0,5 e un tasso di incidenza di 50 casi alla settimana ogni 100mila abitanti. Per ora nessuna regione è nemmeno lontanamente vicina a questa prospettiva.

Fascia gialla rafforzata e niente asporto
Nel nuovo Dpcm è in discussione l'ipotesi di mantenere invariata la norma che prevede la possibilità una sola volta al giorno e per un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni) di andare a trovare amici o parenti. Resta il coprifuoco alle 22, ma verrà vietato l'asporto di cibi e bevande dai bar dopo le 18, per evitare gli aperitivi improvvisati in strada. Tra le ipotesi da confermare c'è anche lo stop agli spostamenti tra regioni gialle, che renderebbe di fatto questa fascia di rischio simile a quella arancione, e l'ingresso automatico in fascia rossa in base all'incidenza, ovvero se si superano i 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti – sebbene alcuni governatori, tra cui Stefano Bonaccini dell'Emilia Romagna, abbiano contestato duramente la possibilità dell'introduzione dell'incidenza settimanale tra i nuovi parametri. In ogni caso, sulle soglie dei parametri che decreteranno i colori delle fasce e sulla durata del nuovo Dpcm, il governo deciderà solo dopo il confronto con le Regioni di oggi e le comunicazione di Speranza al Parlamento.

Le questioni in sospeso
Mentre sarà confermata la chiusura di palestre, piscine, impianti sciistici, cinema e musei, Il Governo sta ancora valutando la data della proroga dello stato di emergenza, che verosimilmente sarà al 30 aprile dello stato di emergenza: l'idea è di procedere di trimestre in trimestre. E all'interno dell'esecutivo si discute anche il grande tema della scuola, al centro di uno scontro in seno all'esecutivo, in particolare fra la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina e l'ala del Pd. “La Didattica a Distanza non funziona più”, ha detto senza termini la ministra, “nelle regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità. Si fa l'errore di credere che la scuola non produca incassi: se io chiudo un negozio so purtroppo quanto ho perso, sulla scuola questo discorso non si fa ma i costi sono altissimi. Sono molto preoccupata, oggi la Dad non può più funzionare, c'è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati e sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica”.

red/gp

(Fonte: Corriere della Sera, la Repubblica, Ansa)