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Oggi è il World Tsunami Awarness Day

La campagna dell'Onu che ha l'obiettivo di sensibilizzare le persone ai rischi e le amministrazioni a creare politiche pensate per difendersi dalle conseguenze generate da questo fenomeno, giunge alla quinta edizione

Dal 2015 per volere dell'assemblea generale dell'Onu, il 5 novembre è la giornata mondiale istituita per fare informazione sul rischio Tsunami. Ma che cos'è uno tsunami? La parola Tsunami è giapponese ed è composta dalla parola “tsu” che significa “porto”, e da “nami” che significa “onda”. Uno tsunami è una serie di enormi onde create da un fenomeno sottomarino associato, come può essere un terremoto avvenuto nell'oceano o vicino all'oceano. Anche eruzioni vulcaniche, smottamenti sottomarini o la caduta di rocce dalla costa possono generarli.

Gli Tsunami sono eventi rari ma possono essere estremamente mortali. Nei 100 anni passati, 58 tsunami hanno ucciso più di 260 mila vite, con una media di 4600 morti per disastro, superando qualsiasi altro rischio naturale. Il numero più alto di morti in quel periodo è stato registrato nell'Oceano Indiano con lo tsunami del 2004 che causò 227 mila morti in 14 diversi paesi.

Da qui l'obiettivo del World Tsunami Awarness Day nel 2020 che è quello di promuovere le azioni che incoraggino paesi e comunità ad adottare delle strategie di riduzione dei rischi dei disastri locali in modo da salvare più vite da questi fenomeni naturali entro la fine di quest'anno. Si stima che entro il 2030, un numero pari al 50 % della popolazione mondiale vivrà sulle aree costiere esposte a allagamenti, tempeste e tsunami. Dunque avere piani e politiche per ridurre il rischio dato dall'impatto degli tsunami aiuterebbe a costruire una comunità più resiliente e protetta dal rischio.

Red/cb
(Fonte: United Nations)