Pioggia anche in Lunigiana,
evacuate 40 persone

Come previsto anche in Lunigiana si sono abbattute piogge di forte intensità. Si teme una piena del Magra. La Protezione Civile è in costante monitoraggio della situazione e pronta ad intervenire in caso di emergenza e in via precauzionale laddove il rischio sia medio-alto.

Anche in Lunigiana, la piccola striscia della Toscana presente tra Liguria ed Emilia-Romagna, per tutto il giorno di ieri si sono abbattute piogge intense.
Si teme una nuova esondazione del Magra, e per questo motivo sono state evacuate, in via precauzionale, 40 persone a Bocca del Magra, luogo dove il fiume sfocia in mare.
Il fiume è tenuto strettamente sotto controllo dalle autorità competenti, ma è piuttosto il rischio di frane che al momento desta maggiori preoccupazioni, anche se si tenta di tenere sotto stretto controllo il fenomeno per essere pronti ad agire nell'eventualità che si verifichi.

Si tenta dunque di evitare che si verifichino situazioni tragiche come quella accaduta il 25 ottobre ad Aulla, e contemporaneamente si cerca anche di evitare che le intense precipitazioni distruggano le opere di ripristino del territorio messe in atto in questi giorni.

La frazione di Parana, che con l'alluvione scorsa si era ritrovata isolata, è nuovamente tornata in stato di isolamento e raggiungibile solo in elicottero. È stato infatti portato nel paese, con l'elicottero, un medico che possa assistere le persone del luogo, maggiormente anziane. Il medico resterà a Parana finchè non saranno riattivati i collegamenti.

Il blackout telefonico si è verificato solo nella zona di Favizzano, che è comunque rimasta contattabile via radio, in quanto il piano di emergenza attuato dalla Regione e dalla Protezione Civile prevedeva un collegamento costante via radio con l'unità di crisi di Aulla e gli organismi presenti su tutto il territorio.

L'allerta meteo per la regione della Lunigiana si protrae anche alla giornata di oggi e quindi rimangono valide tutte le precauzioni che la Protezione Civile ha diramato ai cittadini, ossia: spostarsi solo se strettamente necessario ed evitare, se ci si trova in una zona a rischio di esondazioni o allagamenti stradali, di restare ai piani bassi degli edifici o in zone aperte a rischio come ponti o argini di fiumi.


Redazione/ sm