Fonte Facebook Regione Emilia-Romagna

Pratiche post alluvione ER, la Regione chiede la semplificazione

Tra le richieste anche quella per il prolungamento della sospensione dei mutui, per l'assunzione di 216 tecnici specializzati per la ricostruzione ed è stata rinnovata anche quella di inserimento dei beni mobili tra i rimborsi

Accelerare l'iter della ricostruzione dopo l'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna nel maggio scorso. Per farlo la Giunta regionale dell'Emilia-Romagna all'interno del Patto per il Lavoro e per il Clima ha presentato alcune richieste al Governo. A spiegare le motivazioni delle proposte è stato il presidente della Regione Stefano Bonaccini che ha anche ricordato che: “A quasi un anno dalla drammatica alluvione, evento senza precedenti, non è ancora arrivato un euro di risarcimento a privati e famiglie. Non stanno funzionando le pratiche per il rimborso e non certo a causa della piattaforma Sfinge, ma per alcune complicazioni relative alle norme e, conseguentemente, alle ordinanze. Per questo la Giunta ha avanzato una prima serie di proposte puntuali per migliorare sia le prime che le seconde, e nel corso della prossima settimana (questa settimana che va dal 26 febbraio al 3 marzo ndr.) raccoglierà le ulteriori proposte di associazioni economiche, organizzazioni sindacali e professionisti da presentare al Governo e al Commissario Figliuolo". Da qui Bonaccini è tornato a rassicurare sul fatto che: “con il Commissario il rapporto è ottimo, la collaborazione con la Struttura commissariale è costante, il confronto quotidiano e insieme stiamo cercando di prestare la massima assistenza a cittadini e imprese. Per questo vogliamo condividere alcune proposte di miglioramento delle procedure, che riteniamo sarebbero di enorme aiuto a sbloccare la situazione”.

Le proposte della Giunta 
Ma quali sono le proposte di modifica che la Regione presenterà all'esecutivo? In primo luogo due di esse riguardano sia la legge 100/2023, sia alcune ordinanze del Commissario. Esse comprendono la richiesta di ampliare l’accesso ai contributi di risarcimento includendo anche immobili danneggiati dagli effetti dell’alluvione e fino ad ora esclusi, la necessità di ampliare la portata del credito di imposta, oggi di 700 milioni di euro, a fronte di stime molto superiori, quella di assicurare le risorse per la ricostruzione pubblica che i Piani del Commissario prevederà oltre la parte del Pnrr. Inoltre, la Regione chiederà il prolungamento della sospensione dei mutui per gli Enti locali anche dopo maggio, quando scadrà lo stato di emergenza, e la modifica della norma per l’assunzione a tempo determinato dei 216 tecnici specializzati previsti per la ricostruzione: oggi il loro arrivo è rimasto in gran parte solo sulla carta, perché, fanno sapere dalla Regione, "non sta funzionando lo scorrimento delle graduatorie e servono modalità più speditive". Infine, è stata rinnovata la richiesta di inserimento dei beni mobili tra le richieste di rimborso.

red/cb
(Fonte: Regione Emilia-Romagna)