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Processo Rigopiano, l'accusa chiede Appello bis in Cassazione

Richiesto anche l'annullamento di sei assoluzioni per la valanga che travolse un hotel il 18 gennaio 2017 uccidendo 29 persone

Un nuovo capitolo potrebbe andare a comporre la vicenda processuale sulla valanga di Rigopiano.

Appello bis per ex prefetto  
Ieri, mercoledì 27 novembre, il sostituto procuratore generale di Cassazione, Giuseppe Riccardi, ha infatti chiesto un secondo processo per l'ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo. Si va quindi verso un appello bis per la strage che il 18 gennaio del 2017 portò alla valanga che travolse un hotel uccidendo 29 persone. In particolare il Pg ha chiesto che Provolo condannato ad 1 anno e 8 mesi per rifiuto di atti d'ufficio e falso, venga giudicato anche per le accuse di concorso in omicidio colposo, in lesioni colpose e in depistaggio per le quali è stato assolto in Appello.

Annullamento assoluzioni
Ma c’è di più. Per l'ex sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, già condannato in secondo grado, invece, l’accusa chiede un nuovo processo per disastro colposo. Punto sul quale l'accusa teme la prescrizione. Il Pg chiede poi l'annullamento di sei assoluzioni di rappresentanti dell'autorità regionale di Protezione civile dell'Abruzzo: Caputi, Visca, Primavera, Antenucci, Giovani e Belmaggio -assolti in secondo grado - che dovranno rispondere della mancata attivazione della Carta Valanghe da parte della Regione Abruzzo e la conferma delle condanne dei dirigenti della Provincia Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio (entrambi 3 anni e quattro mesi), dell'ex gestore dell'hotel Bruno Di Tommaso (6 mesi), dell'allora sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta e del tecnico del comune, Enrico Colangeli (2 anni e otto mesi per entrambi). La sentenza è attesa oggi, giovedì 28 novembre.

Red/cb
(Fonte: RaiNews, Ansa)