Fonte sito Dpc

Proculther-net. Parte il primo corso sulla protezione dei beni culturali a rischio

Il progetto europeo prevede una serie di lezioni intedisciplinari, prevista l'adesione del 70% dei Paesi partecipanti al Meccanismo Unionale di Protezione Civile

Rafforzare la capacità di risposta europea in tema di protezione del patrimonio culturale a rischio. Questo l'obiettivo di Protecting Cultural Heritage Course, il primo corso europeo su questo tema che si svolgerà a Volterra, in Toscana, da domani, 6 marzo, fino al 10. Le lezioni rientrano nell’ambito di Proculther-net, il progetto coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e cofinanziato dalla Direzione generale per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario della Commissione europea. Le giornate formative sono state precedute da una sessione online utile a definire il quadro istituzionale e legislativo in tema di protezione civile e dei beni culturali a rischio, a livello europeo e internazionale.

I corsi 
Il corso, organizzato nel quadro della Union Civil Protection Knowledge Network- KN, sarà articolato in una prima fase di formazione in aula presso la Siaf - Scuola Internazionale di Alta Formazione di Volterra, già sede di alcuni corsi organizzati nell’ambito del Meccanismo Unionale di Protezione Civile, a cui seguiranno laboratori di gruppo e un’esercitazione che avrà lo scopo di valutare le competenze acquisite dai partecipanti. Con l’occasione verranno testati sul campo anche sette modelli per la valutazione del danno inseriti nel manuale del progetto Proculther-Net: dati di base e di identificazione del sito, beni mobili e immobili, profilo dell'edificio, messa in sicurezza del patrimonio culturale mobile, patrimonio immateriale e trasferimento del patrimonio culturale mobile.

Partecipanti
Il Protecting Cultural Heritage Course rappresenta un importante momento di confronto a livello europeo sul tema della protezione dei beni culturali, potendo contare sull’adesione del 70% dei Paesi del Meccanismo Unionale di Protezione Civile. Tra i partecipanti al corso, oltre agli esperti italiani del Ministero della Cultura, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e dell’Esercito, parteciperanno anche professionisti delle Nazioni Unite e delle Organizzazioni non governative. In rappresentanza degli altri Paesi ci saranno esperti in gestione del rischio, membri delle forze armate, archeologi, pompieri professionisti, ingegneri strutturisti, architetti, restauratori, archivisti e ricercatori provenienti dal mondo della protezione civile e del patrimonio culturale, in particolare dai Ministeri della Cultura, degli Interni, della Difesa, dalle Autorità di gestione delle emergenze e da Istituti di conservazione e restauro. Tra gli osservatori, ci saranno rappresentanti di numerose istituzioni europee, a conferma dell’alta attenzione con la quale il governo dell’Unione segue la tematica della salvaguardia del patrimonio culturale in situazioni di crisi. Per favorire la più ampia partecipazione dei rappresentanti dei Paesi del Meccanismo, la città di Volterra ospiterà anche una seconda sessione del corso, in programma dal 20 al 24 marzo.

Red/cb
(Fonte: Dpc)