Progetto ''RoMA'': rafforzare la resilienza delle grandi aree metropolitane

Si chiama RoMA (Resilience enhancement Of Metropolitan Areas) il progetto nato per aumentare la sicurezza e la resilienza delle grandi aree metropolitane creando una serie di strumenti nuovi che potranno poi essere adottati da molte altre realtà urbane del Paese

Aumentare il livello di sicurezza del territorio delle grandi aree metropolitane: è quanto si propone il progetto RoMA (Resilience enhancement Of Metropolitan Areas).
Attraverso lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e  strumenti di analisi e previsione, "RoMA" mira ad accrescere la sicurezza e la resilienza nelle grandi città, che, in seguito ad una perturbazione particolarmente intensa, devono essere in grado di ripristinare in maniera rapida ed efficiente il normale livello di funzionamento di un sistema complesso come quello metropolitano, che integra il sistema sociale, quello tecnologico-industriale, dei servizi e l'ambiente. Il miglioramento dei sistemi di previsione di eventi naturali e antropici, insieme alla stima dei rischi connessi a tali eventi, può contribuire a mettere in moto meccanismi di allertamento, di reazione e di predisposizione tempestiva di strategie di mitigazione dei danni anche in presenza di perturbazioni rilevanti.

Il progetto RoMA suddivide la sicurezza del territorio in quattro direttrici:
1 - sicurezza e mobilità;
2 - sicurezza del cittadino e analisi della sua interazione con le politiche dell'amministrazione pubblica; 3 - sicurezza delle infrastrutture che erogano servizi essenziali come luce, acqua e gas;
4 - sicurezza e incolumità del territorio e dei suoi Beni monumentali, paesaggistici e industriali.

Per ogni settore è prevista la realizzazione di centri virtuali di analisi che, attraverso l'utilizzo di tecnologie ICT (in particolare alle reti distribuite sul territorio ed al loro riutilizzo attraverso la spina dorsale ad altissima velocità che le interconnetterà tutte), svolgeranno azioni di supporto nei confronti della Pubblica Amministrazione.

In particolare, è prevista la realizzazione di:
- una rete dedicata di monitoraggio sismico della "Porta del Popolo" a Roma, del "Ponte delle Torri" a Spoleto e dell'area Centro Oli in Val d'Agri, attraverso l'integrazione di sensoristica e di dati satellitari;
- l'analisi del rischio delle infrastrutture critiche a Roma e nel Lazio in funzione di previsioni meteo messe a punto nel brevissimo periodo, anche con l'utilizzo di radar metereologici;
- lo sviluppo di modelli di simulazione per lo studio delle procedure di emergenza da adottare in aree molto affollate della Capitale;
- la creazione di nuovi strumenti di ausilio alla gestione della mobilità in situazioni di crisi;
- analisi ambientali di aree agricole e boschive (applicate nell'area del Parco di Veio);
- lo sviluppo di sistemi di sensoristica per la security;
- lo sviluppo di nuovi strumenti alla portata dei cittadini, come app per smartphone e tablet, per attivare una collaborazione tra cittadinanza e la Pubblica Amministrazione sia per la segnalazione di disservizi, sia come strumenti per la gestione delle emergenze.

Il progetto RoMA, vincitore del bando MIUR sulle Smart Cities e Communities nel settore relativo alla "Sicurezza del Territorio", si avvale di un ampio partenariato pubblico-privato che comprende ACEA Distribuzione come capofila, ENEA, Università di Roma "La Sapienza", Selex ES, E-Security, Selta, Telecom, Himet, Santer Reply, EPS Datacom, Digicom, SPEE.
Il Progetto creerà una serie di strumenti nuovi che potranno successivamente essere esportati e adattati a molte altre realtà urbane del Paese.


red/pc

(fonte: ENEA)