Fonte Facebook Dpc

Protezione Civile, Draghi in visita all'hub di Palmanova

Il premier ha assistito alla partenza di un carico di aiuti umanitari e ha lodato l’integrazione e il lavoro svolto dagli Enti locali insieme alla Protezione civile sia per il covid che per l’emergenza in Ucraina

“Dell'organizzazione della Protezione civile e di tutto il lavoro che vien fatto a livello regionale non sfugge la complessità, ci sono programmi speciali per i minori, per le donne” queste le parole di lode del Presidente del Consiglio, Mario Draghi in visita oggi pomeriggio, lunedì 21 marzo, nella sede della Protezione Civile di Palmanova del Friuli-Venezia Giulia. A chi gli ha chiesto se per l’emergenza Ucraina sono previsti aiuti diretti dello Stato Draghi è stato chiaro: “Oggi non è previsto, passa tutto per la Protezione civile centrale, per il ministero dell'Interno e dell'Economia e questo sembra funzionare”. Al di là di questo il premier ha sottolineato l’importanza di un aiuto in tempi rapidi: «Che vengano dati direttamente o passino attraverso una procedura, gli aiuti devono essere erogati subito. Perché il bisogno è ora, non tra settimane”.

Alleanza tra Stato e enti locali
Secondo Draghi “c’è una straordinaria integrazione con il terzo settore” per affrontare i problemi “dell’inserimento scolastico, di insegnamento della lingua, di indirizzare verso il lavoro” e una buona disponibilità da parte dei cittadini italiani. Positivo anche il parere sul rapporto di integrazione tra enti locali e Stato, a proposito del quale Draghi ha detto: “Il modo in cui abbiamo reagito a tutte le emergenze degli ultimi due anni è stato quello di integrare le decisioni del governo con quelle delle Regioni e dei Comuni. Questa alleanza istituzionale è un patrimonio che dobbiamo tenere anche nell'accoglienza dei 60mila cittadini ucraini ad oggi, e chissà quanti dopo. Sarà fondamentale”. 

Inizio della giornata
Draghi è arrivato nell’hub della protezione civile FVG di Palmanova poco dopo le due di oggi pomeriggio ed è stato accolto dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga, dal vicepresidente e assessore alla protezione civile FVG, Riccardo Riccardi, del Capo Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dai prefetti di Udine e Trieste e da decine di volontari del Friuli Venezia Giulia. Insieme a loro Draghi ha seguito la partenza di quattro camion con farmaci e presidi sanitari destinati all'Ucraina. Tra i vari presidi c’erano anche macchinari per i raggi X e respiratori. Il materiale è diretto a Suceava in Romania dove verrà depositato e ritirato dalle autorità ucraine.

Red/cb
(Fonte: Il Messaggero Veneto)