fonte: CAE SpA

Puglia: nuovi sistemi di monitoraggio frane e sprofondamento

Nell'ambito del progetto nato ai fini di protezione civile, CAE fornirà le tecnologie necessarie per il monitoraggio strumentale, in via sperimentale, di fenomeni franosi

Nel corso del 2020, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia di COVID-19, l’amministrazione di Regione Puglia ha finalizzato un’importante gara pubblica di appalto volta alla prevenzione del rischio geologico ed idrogeologico.

Il contratto che ne deriva, firmato a dicembre, vede impegnata CAE per la fornitura di tecnologie e lo svolgimento di servizi finalizzati al monitoraggio strumentale, in via sperimentale, di fenomeni franosi. L’intero progetto è ai fini di protezione civile e le attività sono strettamente connesse a quelle di previsione esercitate dal Centro Funzionale Decentrato.

Il focus è su 3 siti di frana nel Sub-Appennino Dauno (Motta Montecorvino, San Marco La Catola e Autostrada A16 Candela-Lacedonia), 2 siti rappresentativi di frane in roccia lungo la costa (Tor di Lupo e Torre dell’Orso) e 1 sito interessato da sprofondamenti (Laterza).

Tra i lavori propedeutici alla messa in campo delle tecnologie e alla corretta interpretazione dei dati vi saranno anche quelli di campagna, come sondaggi, indagini geognostiche e attrezzaggio di tubo inclinometrico, oltre che prove geotecniche di laboratorio.

Il progetto prevede la consegna e la messa in opera di diverse soluzioni tecnologiche, da integrare in un’unica piattaforma dotata di software specialistici. In particolare, nel totale dei 6 siti di frana, saranno attivi:

  • 6 stazioni automatiche meteorologiche complete, collegate alla centrale via GPRS, capaci di gestire la raccolta delle misure da un importante numero di sensori geotecnici;
  • 2 stazioni totali robotizzate, per i rilievi topografici, anche esse collegate alla centrale via GPRS;
  • 19 ricevitori GNSS, di cui 7 Master e 12 Rover, collegati via GPRS alla Centrale e in ubiquità coi PC industriali installati in sito.

Tra i punti di forza di CAE, oltre alla esperienza pregressa nella gestione di tale insieme eterogeneo di tecniche e tecnologie, vi è la capacità di automatizzare il monitoraggio geotecnico, da remoto e in tempo reale, grazie all’ampio utilizzo di dispositivi wireless. Nello specifico, le già citate 6 stazioni automatiche, oltre ad integrare un vasto numero di sensori meteorologici fra cui il pluviometro PG10 e il termoigrometro THS, implementano radio a corto e medio raggio (W-Point e Acti-Link) e diventano così gli accentratori capaci di gestire:
  • 9 catene inclinometriche profonde automatiche;
  • 36 celle piezometriche;
  • 22 clinometri biassiali per blocchi/edifici;
  • 22 estensimetri a filo per edifici con corsa breve;
  • 4 tazze livellometriche.

Le stazioni automatiche, dotate di datalogger Mhaster, dunque caratterizzate da programmabilità, apertura e interoperabilità, sono anche rifinite con un allarme antieffrazione ed un sistema di rilevazione furto dei pannelli solari.

Il Centro di controllo ha sede a Modugno e sarà attrezzato con un set completo di software specialistici, adatti a gestire tutte le soluzioni proposte. Tra questi alcuni saranno forniti in modalità OpenSource, completi di codice sorgente, e altri renderanno fruibili i dati anche in modalità mobile.

La Regione Puglia avrà dunque quasi 2 anni di servizi continuativi e continui tra installazione, monitoraggio, avviamento e assistenza tecnica. A questo periodo seguirà una manutenzione di 12 mesi che sarà sia preventiva con 2 visite all’anno per la taratura e la calibrazione degli apparecchi, sia correttiva al bisogno.

Il servizio è come sempre chiavi in mano e l’assistenza è 24/7 in telemanutenzione, telecontrollo con help desk e, al bisogno di interventi urgenti in breve termine, vi sarà un operatore in-loco formato dall’azienda. Durante l’intero periodo è altresì prevista la lettura manuale inclinometrica, con cadenza pari a 6 misure all’anno.

Contenuto tratto da CAE Magazine n.49 - Gennaio 2021 a cura di CAE SpA