Riassetto verticale Concordia: il Wwf interpella Governo e Gabrielli

Settembre è il mese atteso per il riassetto verticale del relitto della Costa Concordia, sdraiato nelle acque dell'isola del Giglio dal 13 gennaio 2012, ma secondo il Wwf è "poco credibile" che ciò avvenga entro il mese. L'associazione rivolge 4 domande al Governo e al Prefetto Gabrielli

I lavori per la rimozione del relitto della Costa Concordia dalle acque dell'Isola del Giglio proseguono senza sosta e si era parlato del mese di settembre come momento iniziale per il riassetto verticale della nave semiaffondata. Ma ormai siamo a settembre e in molti attendono azioni o risposte sui tempi. A porre domande dirette è il Wwf che, con una nota ufficiale, si rivolge al Governo e al capo della Protezione Civile e Commissario straordinario per l'emergenza della Costa Concordia Franco Gabrielli.

"E' stato presentato il progetto esecutivo per portare via in sicurezza la Costa Concordia dal Giglio? Come s'intende procedere al suo controllo e validazione? - chiede l'associazione del Panda - Siamo ormai a settembre, periodo indicato per procedere alle operazioni di parbuckling (rotazione in posizione verticale dello scafo che giace sui fondali costieri dell'Isola del Giglio) e ancora, a parte gli annunci, non si conoscono i contenuti del progetto esecutivo e quindi - prosegue il Wwf - non si sa come si intenda procedere fattivamente per dare il via ad operazioni delicatissime che tengano conto della tenuta strutturale dello scafo di una nave da crociera da 114 mila tonnellate di stazza lorda, che ha subito gravi danni, e dei relativi rischi ambientali. Non avendo ancora alcuna notizia su questo, e pertanto non sapendo se e come sono stati verificati i requisiti di sicurezza nella fase di rimozione e trasporto del relitto, appare poco credibile che, come da alcuni dichiarato, le operazioni posano essere avviate entro settembre".

Secondo il Wwf è necessaria "trasparenza" sulla grande operazione di rimozione "seguita con attenzione dall'opinione pubblica italiana e mondiale". "E' necessario che l'intero Governo dia il massimo contributo all'opera del Prefetto Gabrielli, impegnando direttamente i più qualificati organi tecnici dei Ministeri e dell'intera pubblica amministrazione per valutare con attenzione e gestire al meglio gli interventi necessari per raddrizzare la Costa Concordia. Non dubitiamo che si voglia procedere con grande responsabilità e chiarezza" nell'affrontare le operazioni per il riassetto e la rimozione del relitto, sottolinea l'associazione.

Sono 4 le domande, elaborate dal Wwf e rivolte al Governo e al Prefetto Gabrielli, che riportiamo integralmente di seguito:
"1. a parte gli studi prodotti, le opzioni analizzate, il progetto di massima elaborato, esiste un progetto esecutivo e un relativo cronoprogramma degli interventi necessari, elaborato dal Consorzio Titan/Microperi, incaricato dalla Costa Crociere, per procedere subito alla fase di purbuckling?;
2. sul progetto sono state acquisite le valutazioni tecniche del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) - che dispone di competenze specifiche e molto qualificate anche sulla rimozione dei relitti - sull'intera operazione di raddrizzamento e rigalleggiamento della nave e qual è l'esito delle valutazioni di questo Ministero già espresse o che si attende siano espresse nella prossima Conferenza dei servizi?;
3. c'è spazio e tempo per una valutazione multicriteria, che compari le varie e diverse opzioni proposte in merito ai rischi per la sicurezza anche ambientale e che sia espressa oltre che dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti anche dalla Commissione VIA del Ministero dell'ambiente (già un anno fa attivata sul progetto "Concordia") per capire quale sia la soluzione migliore per il trasferimento del relitto soprattutto in rapporto all'individuazione del luogo di destinazione per lo smantellamento della nave?;
4. sono state coinvolte tutte le competenze tecniche pubbliche per verificare che il quadro delle opzioni proposte nelle varie fasi operative sia completo e dettagliato e non basato sul semplice vaglio delle proposte avanzate dal Consorzio incaricato da Costa Crociere e per individuare quali possano essere i grandi e piccoli problemi tecnici che potranno sorgere in un'operazione senza precedenti al mondo, in cui ognuno si deve assumere sino in fondo le proprie responsabilità?".

La situazione legata ai lavori di rimozione del relitto, stando a quanto si è appreso dal Dipartimento, è oggetto di valutazione e confronto quotidiano da parte dei tecnici e della Protezione Civile nazionale, che continua a mantenere alta l'attenzione e l'interesse sul delicato tema.


Redazione/sm