Rischio idrogeologico: l'ANCI chiede alla politica impegni precisi

L'ANCI, Legambiente e altre sigle hanno organizzato a Roma un convegno sul tema. E non a caso è in periodo di campagna elettorale, quando è più facile ottenere promesse dalla politica

Per portare a casa il risultato vogliono sfruttare il periodo di campagna elettorale, quando le terminazioni nervose della politica sono sensibili e scoperte. L'ANCI, l'associazione dei comuni italiani, cala l'asso e punta tutto sull'ultima volata in vista delle elezioni. I comuni chiedono a Roma impegni concreti sul rischio idrogeologico, e allora quale periodo migliore per stuzzicare gli schieramenti e costringerli a cedere a qualche promessa? Promesse che si spera vengano mantenute una volta formato il nuovo governo, ma questa sarà un'altra partita.

Per riportare l'attenzione sul rischio idrogeologico, l'ANCI ha organizzato una conferenza nazionale in concomitanza con la campagna elettorale. Un appuntamento che si terrà a Roma mercoledì 6 febbraio a Palazzo Rospigliosi in Via XXIV Maggio 43, dalle ore 9.30 alle ore 18.30. E' prevista la partecipazione dell'attuale ministro dell'Ambiente e della Tutela del territorio, Corrado Clini, mentre per l'ANCI parteciperà Wladimiro Boccali, sindaco di Perugia e delegato nazionale alla Protezione civile.
Il tema è sentito: in Italia gran parte del territorio è a rischio idrogeologico. Lo ricordano le immagini dei telegiornali, che a ripetizione raccontano di allagamenti, frane, smottamenti. I Comuni sono fra l'incudine e il martello: devono garantire la sicurezza dei cittadini, ma vivono una costante mancanza di fondi. Senza soldi non si fanno gli interventi, il territorio resta a rischio, e quando arriva la catastrofe la spesa iniziale è decuplicata. Per l'ANCI la messa in sicurezza del territorio non solo è un dovere morale nei confronti del cittadino, ma per lo Stato è anche un valido investimento: spendo una cifra adeguata oggi per evitare di dover tirar fuori molti più soldi una volta avvenuto l'irreparabile. Ma la politica nazionale da decenni finge di non sentire, privilegiando temi apparentemente più vicini alla vita quotidiana dei cittadini - le tasse su tutti -, consapevoli che parlare di rischio idrogeologico non porta voti facili.
La conferenza indetta a Roma dall'ANCI vuole invece costringere la classe politica ad assumersi impegni precisi, con un nodo al fazzoletto da tenere ben stretto anche dopo le elezioni. L'iniziativa è promossa anche da: Legambiente, Consiglio nazionale dei geologi, Consiglio nazionali architetti, Consiglio nazionale dei dottori agronomi e forestali, Inu, Coldiretti, Anbi, WWF, TCI, Slow Food Italia, Cirf, Aipin, Sigea, Aiab, Tavolo nazionale dei contratti di fiume Ag21 Italy, Federparchi, Gruppo 183.




Walter Milan