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Sciame sismico Campi Flegrei. Centocinquanta scosse la più forte di magnitudo 4.4

Tanta paura e gente in strada per tutta la notte a Pozzuoli e nei comunu limitrofi. Secondo il Dpc al momento sono 13 gli edifici sgomberati e 39 le famiglie evacuate. Allestite dalla protezione civile 5 aree di attesa a Pozzuoli e un'area di accoglienza

Un forte sciame sismico ha colpito i Campi Flegrei nella serata di ieri, lunedì 20 maggio. L'evento ha fatto registrare una magnitudo massima di 4.4. Nella giornata di oggi, martedì 21 maggio, continuano a Napoli e Pozzuoli le operazioni di verifica degli edifici e la messa in sicurezza dei cornicioni pericolanti, al momento gli unici danni causati dalle 150 scosse.

Vertice a Palazzo Chigi
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni presiederà domani, mercoledì 22 maggio, a palazzo Chigi un vertice interministeriale sulla situazione ai Campi Flegrei dopo lo sciame sismico di ieri sera. Ad annunciarlo in un post su Facebook il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, sottolineando che sul tavolo ci saranno "eventuali ulteriori interventi da parte del governo, dopo quelli già promossi e in corso di attuazione con il decreto legge dell'ottobre scorso". Musumeci ha anche dichiarato: "sono in costante contatto con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che segue sin da ieri sera la situazione".



Innalzamento dell'allerta? decide Commissione Grandi rischi
Intanto ci si interroga se sia giusto innalzare il livello di allerta (al momento è giallo n.d.r) nella zona flegrea. "Sarà la Commissione Grandi rischi a decidere un passaggio ad un livello superiore. Quello che posso dire è che da poco abbiamo finito una riunione con l'Osservatorio vesuviano per il quale siamo in rallentamento, c'è una velocità di sollevamenti e deformazione paritaria a quella dei mesi scorsi" ha detto in conferenza stampa il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni. "La decisione non spetta né a noi né alla Protezione civile valutazione la farà la Commissione Grandi rischi una volta assunti i parametri scientifici dell'Osservatorio vesuviano - ha ribadito - Commissione che si sta svolgendo ogni mese. Questa è una delle zone più monitorate. Per quanto riguarda me, io ho fatto e sto facendo il massimo. Dobbiamo arrivare al punto tale da poterci convivere. Il bradisismo fa parte dei Campi Flegrei e noi siamo i Campi Flegrei".

Gli interventi
In tutto sono una cinquantina gli interventi dei vigili del fuoco che sono coadiuvati da un team di tecnici provenienti dai comandi della Campania. Nella notte ci sono stati anche degli sgomberi. In tutto, rende noto il Dipartimento della Protezione Civile, i sopralluoghi hanno portato finora allo sgombero di 13 edifici e all'evacuazione di 39 famiglie. L'attività dei tecnici del Dpc intanto prosegue con l'arrivo di ulteriori squadre messe a disposizione da Vigili del Fuoco e ordini professionali.

Ingv: lo sciame non è terminato
Lo sciame sismico che da ieri è in corso ai Campi Flegrei "ha rallentato il suo ritmo, ma non è ancora finito", ha detto all'Ansa il vulcanologo Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Non ci sono segnali che permettano di dire se e per quanto tempo lo sciame proseguirà né se a questo sciame sismico potranno seguirne altri, ma "data la deformazione del suolo che sta interessando l'area è evidente che ci aspettiamo anche altri eventi", ha osservato Di Vito. Nel frattempo si lavora per raccogliere nuovi elementi: "facciamo misure di tutti i parametri possibili" e siamo implementando la rete di monitoraggio in aree finora trascurate". Si controllano anche tutti i fenomeni legati alla condizione del magma: "le analisi dei gas stanno evidenziando un aumento delle temperature e della pressurizzazione del sistema idrotermale superiore, con valori del gas emesso pari a 4.500 tonnellate di CO2 al giorno emessa dal sistema delle solfatare in località Pisciarelli". Misure analoghe sono state estese nel golfo. Nell'Osservatorio Vesuviano, intanto, ricercatori e tecnici stanno lavorando ormai da 24 ore: "i ritmi per il personale stanno diventando intensi, c'è una grande pressione e avremmo bisogno di più personale". Molti ricercatori dell'Ingv sono andati spontaneamente a dare aiuto agli addetti alla Sala di monitoraggio, dove nella notte si sono continuati a registrare terremoti con una frequenza di 10 o 20 secondi.

Il carcere Pozzuoli sarà evacuato
In mattinata è stato decisa l'evacuazinoe del carcere femminile di Pozzuoli: le 140 detenute saranno quindi trasferite. A renderlo noto il provveditore delle carceri della Campania Lucia Castellano. Il provvedimento, spiega, "si è reso necessario per motivi precauzionali. Le scosse di ieri sera hanno provocato dei danni alla struttura sulla cui entità sono in corso accertamenti. "Nel frattempo mettiamo in sicurezza le carcerate - spiega Castellano - che saranno dislocate in altre strutture campane". "Il nostro sforzo è finalizzato a far rientrare le detenute quanto prima - ha detto ancora - Pozzuoli è una struttura d'eccellenza a cui non vogliamo rinunciare". Le detenute, dopo le forti scosse registrate nella serata di ieri, sono state condotte dalle agenti della polizia penitenziaria dalle celle a punti di raccolta che si trovano nelle aree esterne del carcere e lì hanno trascorso la notte, all'addiaccio, munite di coperte. "Gli ingegneri da noi delegati, insieme con quelli del comune - spiega il provveditore Lucia Castellano - hanno verificato l'esistenza di crepe e, siccome non ne conosciamo al momento la gravità e neppure siamo in grado di prevedere l'andamento e l'entità dello sciame sismico in corso, al termine di una riunione abbiamo deciso di trasferire per motivi precauzionali l'intera popolazione carceraria". Le immagini del trasferimento.

Asl 2 Napoli: "non ci sono pericoli di crollo"
Dai primi sopralluoghi effettuati da Vigili del Fuoco e Protezione Civile con l'Asl Napoli 2 "non risultano pericoli di crolli presso la sede del Distretto Sanitario di Pozzuoli in Via Terracciano. La struttura è temporaneamente chiusa per consentire una più approfondita valutazione riscontrati danni, che al momento sembrano superficiali. La riapertura è prevista nei prossimi giorni". L'attività ambulatoriale presso il presidio di via Diano a Pozzuoli "si svolge regolarmente. Non sono stati segnalati danni alle sedi di Monteruscello e Monte di Procida del Distretto 35". In seguito all'evento sismico l'Azienda sanitaria ha immediatamente attivato il proprio sistema di sicurezza, "garantendo una risposta tempestiva e coordinata all'emergenza". Il direttore generale dell'ASL Napoli 2 Nord, Mario Iervolino, si è recato immediatamente nelle zone colpite per un sopralluogo congiunto con il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. La direzione strategica dell'Asl inoltre è in stretto contatto con la direttrice della Unità operativa di coordinamento Prevenzione e Protezione dell'ASL e con essa con la Prefettura per il coordinamento delle azioni da farsi. Inoltre sono in corso valutazioni e sopralluoghi per individuare locali alternativi da adibire all'assistenza sanitaria in caso di necessità. L'obiettivo della direzione dell'ASL "è quello di garantire la continuità dei servizi sanitari essenziali in caso di temporanea inagibilità di alcune delle strutture, tutelando la salute e la sicurezza, in particolare, dei soggetti fragili e delle categorie a rischio". 

Circumflegrea e Cumana ripartono
Da questa mattina è ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria su entrambe le linee Cumana e Circumflegrea. A renderlo noto è l'Eav. Le linee flegree sono state ripristinate, dopo la sospensione del servizio ferroviario adottata nella serata di ieri, in seguito alla scossa di terremoto di magnitudo 4.4 registrata alle 20:10. Il servizio ferroviario sulle linee Cumana e Circumflegrea era stato sospeso "per consentire le opportune verifiche alle infrastrutture", che non hanno evidenziato alcuna criticità.

Proseguono le verifiche tecniche sugli immobili
Verso le due del pomeriggio di martedì 21 maggio, in un post su Facebook, la Protezione civile Regione Campania ha spiegato che sono iniziate questa mattina, martedì 21 maggio, le verifiche tecniche post evento delle squadre di ingegneri della protezione civile regionale specializzate. In particolare la protezione civile regionale spiega che “i controlli avverranno anche all’interno delle abitazioni su richiesta dei cittadini attraverso il Centro operativo comunale”. L'ente puntualizza che “Non si tratta, infatti, delle analisi di vulnerabilità che rientrano nelle attività di prevenzione, ma di verifiche di agibilità post-evento”. Al termine dei sopralluoghi, il sistema di Protezione civile valuterà il livello di scenario secondo l'attuale Pianificazione bradisismica.



Attimi successivi alle prime scosse
Tanta la paura degli abitanti della zona che si sono riversati in strada, molti di essi hanno dormito in macchina per il timore di possibili crolli e all'alba, anche per le basse temperature sono rientrati nelle loro case, spiega RaiNews. A seguito dello sciame sismico segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il Dipartimento della Protezione Civile ha subito attivato l’Unità di Crisi in collegamento con i comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, la Prefettura di Napoli, la Regione Campania, il Centro Operativo Nazionale e il Comando regionale dei Vigili del Fuoco. Per garantire l’assistenza alla popolazione il Dpc ha poi allestito anche cinque aree di attesa a Pozzuoli e un'area di accoglienza al Palatrincone di Monterusciello, dove hanno dormito 80 persone. Altre aree di attesa sono state allestite anche a Bacoli.




Scuole chiuse
Per poter dar luogo alle verifiche sugli edifici scolastici oggi sono stati chiuse tutte le scuole che si trovano nei comuni di Bacoli, Quarto, Monte di Procida, Qualiano e nelle municipalità 9 e 10 di Napoli. "Ho deciso di chiudere tutte le scuole, pubbliche e private di Bacoli. E di ogni ordine e grado. È una chiusura precauzionale, per poter effettuare tutti i controlli necessari”, ha annunciato ieri sera su Facebook il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione.




Gli eventi sismici 
Da quanto riportato dall'Ingv lo sciame sismico è iniziato alle ore 19:51 del 20 maggio con una scossa di magnitudo 3.5, ed è proseguito fino alle ore 00:31 del 21 maggio 2024 locali, una volta conclusosi in totale il fenomeno ha fatto registrare in via preliminare circa 150 terremoti con Magnitudo compresa tra Md 0.0 (95 localizzati) e una Magnitudo massima (Md) di 4.4. L'Osservatorio Vesuviano ha localizzato l'epicentro del sisma più intenso a ridosso della Solfatara, nel comune di Pozzuoli. La scossa è stata avvertita dalla popolazione anche nei comuni di Bacoli e Monte di Procida, e ovviamente nella città di Napoli, in particolare nei quartieri dell'area occidentale di Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo e Pianura, e nella zona collinare e nel centro cittadino. Dopo la scossa più forte delle 20.10 di magnitudo 4.4 lo sciame è proseguito con terremoti di modesta intensità e alle 21:46, di magnitudo 3.9 che ha fatto di nuovo sobbalzare la popolazione. Alle 21:55 si è verificato un ulteriore fenomeno sismico di magnitudo 3.1.

Il parere degli scienziati
Per quanto riguarda il fenomeno bradisismico, Ingv ha rassicurato che "non si registra allo stato attuale un aumento della velocità di sollevamento che attualmente è di 2 cm/mese. Sempre allo stato attuale, non si registrano variazioni di andamento nelle deformazioni orizzontali o deformazioni locali del suolo diverse rispetto all’andamento precedente". Per dare la misura della potenza dello sciame sismico recente, Ingv ha poi portato ad esempio la crisi bradisismica del 1982-84 quando, spiega: "il sollevamento del suolo raggiunse i 9 cm al mese, e si superarono anche 1300 eventi sismici al mese. Attualmente, invece, nell’ultimo mese sono stati registrati circa 450 eventi con Md≥0.0". Verò è che una scossa di magnitudo 4.4 non si registrava da 40 anni. Ma in generale l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha sottolineato che "I parametri geochimici misurati con le stazioni in continuo (Temperatura e flussi di anidride carbonica) non mostrano variazioni significative rispetto agli andamenti degli ultimi mesi, se non il ben noto incremento di temperatura e pressione che caratterizza il sistema idrotermale". Certo, hanno aggiunto da Ingv: "la sismicità non è un fenomeno prevedibile, pertanto non può essere escluso che si possano verificare altri eventi sismici, anche di energia analoga con quanto già registrato durante lo sciame in corso". Ingv infine ricorda che le sue strutture dedicate al monitoraggio dell’area della caldera dei Campi Flegrei "sono sempre operative h24 e nella giornata del 21 maggio saranno effettuate misure e campionamenti in alcuni siti della caldera" e che Ingv e Osservatorio Vesuviano sono costantemente in collegamento cone la Protezione Civile nazionale, regionale e con i Comuni interessati, oltre che con tutte le Autorità competenti alla tutela del territorio.

Articolo aggiornato alle 17:10

(Fonte: Ingv, Dpc, RaiNews, Il Mattino, Ansa, Protezione Civile Campania)