Il Corno alle Scale. Foto: Andrea Garreffa (Facebook Un altro Appennino è possibile)

Seggiovia sul Corno alle Scale, respinto il ricorso al Consiglio di Stato

L'impianto verrà realizzato senza il ricorso alla valutazione di impatto ambientale. La fase preliminare prevede l'eliminazione di un'area boschiva di 1356 metri quadrati

Una nuova seggiovia sul Corno alle Scale, nell’appennino bolognese-modenese. Il Consiglio di stato ha detto no al ricorso proposto da “Un altro appennino è possibile” per quanto riguarda la costruzione dell’impianto Polla-Lago Scaffaiolo, nel comprensorio sciistico del Corno alle Scale, tra i comuni di di Lizzano in Belvedere e Fanano. La sentenza definitiva n.01167 è stata pubblicata il 12 febbraio 2025 e arriva dopo un percorso legale iniziato con il deposito del ricorso al TAR dell’Emilia Romagna, il 28 aprile 2021. 

il comitato di associazioni nato nel 2017 (tra le quali Italia Nostra, Club Alpino Italiano, Mountain Wilderness Italia e Wwf) aveva tentato di bloccare il progetto fino all’ultimo, con ricorsi al Tar nel 2021 e nel 2023 e al Consiglio di Stato nel 2021. Nonostante le criticità sollevate dal comitato “Un altro Appennino è possibile”, il Consiglio di Stato ha definito, nella sua ultima sentenza, il giudizio di prevalenza operato dalla regione come privo di profili di evidente irragionevolezza, perchè basato sulla maggioranza dei pareri espressi, tra i quali quelli delle Autorità competenti in materia ambientale e paesaggistica.

L’intervento prevede la sostituzione degli impianti esistenti, che verranno dismessi. Si tratta di un tracciato di più di 996 metri che prevede un arrivo in quota, a 1782 metri. La seggiovia, comprende una stazione di valle, una intermedia e una a monte. La fase preliminare della costruzione prevede anche l’eliminazione di un’area boschiva di circa 1356 metri quadrati nel primo tratto di linea. I lavori, che sono già stato assegnati, hanno un valore di 6,9 milioni di euro in fondi pubblici, con bando dell’Unione dei comuni appennino bolognese.

La decisione della regione di escludere il progetto dalla procedura di Via, risale al 2021, nonostante l’intervento sia all’interno del Parco Regionale Alto Appenino Modenese, del Parco Regionale Corno alle Scale e della zona di protezione speciale Monte Cimone, Libro Aperto, Lago di Pratignano e infine in prossimità della ZPS “Corno alle Scale”.


RED/MT

Fonte: Bologna Today; Il Fatto Quotidiano