Simone Moro, angelo rimasto senz'ali

Il forte alpinista italiano, re degli 8.000 invernali, ha perso in un incidente l'elicottero comprato con grande sacrificio per fare soccorso alpino in Nepal. "Ma il progetto non si ferma", ci dice

"Come va l'umore?". "Potrebbe andare meglio. Ma non smetto di lottare". Dall'altro capo del telefono c'è Simone Moro. Alpinista fra i più forti al mondo, pilota di elicotteri di soccorso. E' diventato in poco tempo l' "angelo del Nepal". Ma ora, rimasto senz'ali, può solo gettare lo sguardo verso le cime. Sperando di tornare presto a volare. Un percorso, ancora una volta, in salita.
L'elicottero acquistato privatamente dall'alpinista bergamasco per soccorsi speciali e molto rischiosi sull'Himalaya, si è schiantato qualche giorno fa nella zona di Tumkot, a Nord Ovest del Nepal. Il "re" degli 8000 invernali non era a bordo, proprio in quei giorni impegnato in Italia per conseguire un ulteriore brevetto di volo,
L'elicottero di Simone Moro precipitatol' ATPL (H). Alla guida del velivolo c'era l'italiano Davide Spatola, che sarebbe rimasto ferito, in modo non grave. Un nepalese invece ha perso la vita nell'incidente. Distrutto l'elicottero: con lui il progetto di Simone Moro, che da tempo sognava di acquistare un mezzo aereo per portare soccorso alle popolazioni nepalesi e agli alpinisti in Himalaya. Un progetto che si era realizzato solo qualche mese fa, ad aprile, quando l'elicottero comprato dall'alpinista "grazie ad un cospicuo finanziamento delle banche" è atterrato per la prima volta nella base della Fishtail Air, a Kathmandu. Diventando immediatamente operativo per salvataggi "estremi", anche ben sopra i 7mila metri di quota. L'elicottero, al momento dell'incidente, stava proprio rientrando da un'operazione di soccorso al villaggio di Hilsa quando, per motivi da accertarsi, è precipitato al suolo.
"Simone... pronto? Sei in Italia?". Contattiamo direttamente l'alpinista e pilota. "Sì sono qui, sto cercando di mettere ordine alle idee e alle cose da fare", risponde.

Cos'hai saputo dell'incidente?
Ancora molto poco, le notizie che mi sono arrivate sono frammentarie. Ho parlato via chat con Davide (Spatola,
ai comandi al momento dell'incidente, ndr), ma gli ho chiesto solo come sta. Ci sono tante cose da capire: il tempo era buono, non stiamo parlando di un volo d'alta quota, l'elicottero era perfettamente efficiente.

Ora il tuo progetto è a rischio, sei rimasto senza elicottero...

C'è un grande punto di domanda soprattutto per quanto riguarda i tempi della ripresa dei voli... diciamo che io confido al 100% sull'assicurazione, che ho stipulato in Svizzera per proteggermi da questi eventi, per comprare un nuovo elicottero. Ma potrebbero volerci tanti mesi. Non considero neppure l'ipotesi di poter restare senza. Questo elicottero era giù da aprile. Io volo in Nepal da ottobre 2010, ma il mio mezzo era il tassello che mi faceva chiudere il progetto. Un elicottero dedicato esclusivamente ai soccorsi, quando normalmente in Himalaya i mezzi sono usati soprattutto per spostare persone e materiali.

Un' idea controcorrente, che ti aveva conquistato...
Sì, ho portato un soccorso di tipo "europeo", d'eccellenza, sulle pareti Himalayane. Un servizio rivolto agli alpinisti, ma anche alle popolazioni dei villaggi, che vivono a volte ad ore e ore dal primo ospedale. Con il mio elicottero ero in grado di dare risposte alle esigenze di tante persone. Nessuno credeva che sarebbe stato possibile, ma alla fine,ho raggiunto l'obiettivo, proprio come nelle mie scalate invernali.

Anche l'investimento economico non è stato da poco.

Sicuramente sì. Era tutto a spese mie: i piloti, le manutenzioni, l'addestramento, i meccanici. Ho voluto tutto italiano, come pure l'immatricolazione del mezzo, per avere alti standard di qualità. Con conseguenti costi, ovviamente. Ho aperto un mutuo importante con le banche, ma con l'elicottero ero in grado, grazie alle assicurazioni stipulate dagli alpinisti, di far quadrare bene tutti i conti. Ora devo comunque affrontare molte spese, le rate, senza introiti.

Si tratta di un percorso in salita.

A questo sono abituato, non smetto di lottare. Voglio tornare presto a volare, provvisoriamente anche con un elicottero nepalese. Ma appena arriveranno i rimborsi dell'assicurazione, spero prima possibile, voglio comprare un nuovo mezzo. E chissà che non sia, questa volta, italiano... (Moro volava con elicottero di fabbricazione francese, un Eurocopter AS 350 B3 plus). Lassù c'è tanta gente che aspetta il mio aiuto: a denti stretti, un passo dopo l'altro, tornerò in pista.


Intervista di Walter Milan