Fonte ordine geologi delle Marche

Sisma 2016, a che punto è la ricostruzione?

L’Ordine dei Geologi delle Marche insieme al Consiglio Nazionale dei Geologi ha organizzato per venerdì 25 novembre un convegno per fare il punto sulla ricostruzione post-terremoto

Fare un bilancio sulla ricostruzione, capire quali progressi sono stati fatti e quali saranno i prossimi passi ma anche dialogare con gli esponenti del nuovo Parlamento uscito dopo le urne del 25 settembre. 

L'incontro
Venerdì 25 settembre a Camerino si terrà un importante evento a sei anni dal sisma del centro Italia. Organizzato dall’Ordine dei Geologi delle Marche insieme al Consiglio Nazionale dei Geologi, il convegno "Sisma Centro Italia 2016: La Voce dei professionisti a sei anni dal sisma" avrà tra i partecipanti diversi esponenti delle professioni tecniche e della comunità scientifica, ma anche rappresentanti delle istituzioni come il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli e il commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma 2016, Giovanni Legnini, il Capo del Dipartimento di Protezione Civile, Fabrizio Curcio e Arcangelo Francesco Violo, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi. "Si parlerà di quanto fatto finora ma anche di burocrazia, per capire se è possibile snellire ancora di più i procedimenti e le pratiche, a favore di cittadini e attività economiche del territorio" spiegano dall'Ordine dei Geologi.

Il lavoro dei geologi
“Dopo sei anni è ancora moltissimo il lavoro da fare per tornare alla normalità - è il commento di Piero Farabollini, presidente dell’Ordine dei Geologi delle Marche -, perché tanti sono i cittadini che aspettano ancora di tornare nella propria abitazione, o in una di nuova costruzione. Al tempo stesso però, l’evento di Camerino sarà l’occasione per presentare alcuni dati estremamente interessanti, uno su tutti: il grande lavoro di microzonazione sismica di terzo livello fatto dal 2016 a oggi. In altre parole per tutta l’area colpita dal sisma oggi sappiamo, a un livello di dettaglio senza precedenti, in che modo il terreno risponde alle sollecitazioni sismiche. Grazie a queste informazioni potremo ricostruire in modo sicuro e minimizzando i rischi. L’obiettivo dovrebbe essere quello di estendere a tutto il territorio nazionale a rischio sismico quanto fatto nel centro Italia”. “Un altro aspetto che approfondiremo - continua Farabollini - sono gli effetti geologici del terremoto. Marco Materazzi, geologo dell’università di Camerino, ad esempio parlerà di come il sisma ha modificato il sistema delle risorse idriche dei monti Sibillini. Un tema, quello dell’acqua, sul quale occorre tenere puntato un faro in vista delle prossime emergenze estive, ormai sempre più frequenti. Ma non mancheranno interventi anche sulle frane e sulle faglie attive e capaci”. 

Qui il programma dell'evento

Red/cb
(Fonte: Ufficio stampa dell'Ordine dei Geologi delle Marche)