Sisma Emilia: arrivati i primi
322 mil per la ricostruzione

Arrivate le prime risorse statali, quasi 322 milioni di euro, prima tranche di quelle previste dal decreto 74, per la ricostruzione di scuole, municipi, edifici pubblici o di fruizione pubblica, per opere provvisionali e contributi per l'autonoma sistemazione ai cittadini in Emilia

La Regione Emilia Romagna ha reso noto che sono arrivati i primi 321.775.000 euro previsti dal Decreto legislativo 74 per le aree colpite dal sisma. Si tratta di una prima quota dei 475 milioni stanziati per il 2012 a favore dell'Emilia-Romagna, e serviranno per poter pagare effettivamente tutti quegli interventi che siano stati programmati e decisi con ordinanze dal Commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, assieme al Comitato istituzionale composto da sindaci e presidenti delle Province interessate.
E quindi: i ripristini e i moduli per le scuole, il piano per l'avvio della ricostruzione dei municipi e dei beni monumentali, le opere provvisionali, i moduli abitativi temporanei, gli interventi sugli impianti di bonifica, la gestione delle tendopoli e in pratica tutto quanto riguardi gli edifici pubblici o di fruizione pubblica.

Inoltre, questi fondi serviranno ai Comuni per liquidare ai cittadini il contributo per l'autonoma sistemazione (il cosiddetto Cas) che nella prima fase ha riguardato 14.327 nuclei familiari distribuiti in 51 comuni, per complessivi 9 milioni e 600 mila euro. Erano già stati messi a disposizione circa 2,5 milioni con risorse stanziate dallo Stato per la prima fase dell'emergenza: oggi con un atto della Protezione civile sono stati trasferiti ai Comuni gli ulteriori 7 milioni che mancavano all'appello. I fondi saranno già venerdì a disposizione delle amministrazioni locali, che con propri atti di assegnazione potranno provvedere alla liquidazione dei singoli nuclei familiari.
Fin dai prossimi giorni, sulla base delle richieste dei Comuni, saranno avviate le procedure per trasferire le risorse relative anche alla seconda fase del Cas, quello operativo dal 1 agosto.

"Come annunciato, sono stati rispettati gli impegni ed effettuati velocemente tutti i provvedimenti necessari, quindi i Comuni hanno ora in disponibilità le risorse - ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario per la ricostruzione, Vasco Errani -. Procediamo nel nostro lavoro come previsto, senza promettere miracoli ma realizzando quanto ci eravamo prefissati".

Il Decreto legge 74, convertito con la Legge 122, ha previsto 2,5 miliardi per il triennio 2012 (500 milioni), 2013 (1 miliardo) e 2014 (1 miliardo), per la prima assistenza e per le opere e i servizi pubblici.

Si può dunque affermare che la fase della ricostruzione si dovrebbe trovare ora nel momento ideale per iniziare concretamente.
Per quanto riguarda le imprese (affidatarie o subappaltatrici) impegnate nella ricostruzione che eseguiranno lavori, anche di breve durata, relativi ai danni provocati dal terremoto, si apprende dalla Regione che dovranno, per ordinanza del Commissario delegato alla ricostruzione, essere iscritte alle Casse edili dei territori interessati dagli interventi.
L'ordinanza dispone che le imprese edili sono dunque tenute, fin dall'inizio dei lavori stessi, all'iscrizione e all'obbligo del versamento dei previsti accantonamenti alle Casse edili dei territori interessati dai lavori invece che in quelle di provenienza. L'obbligo prescinde dalla durata dei lavori e riguarda anche interventi di durata inferiore ai 90 giorni.
Il provvedimento è finalizzato anche al contrasto del lavoro nero ed è coerente con quanto stabilito dal protocollo legalità terremoto siglato il 27 giugno scorso.



Redazione/sm