Sisma, Gabrielli: "Gli emiliani hanno reagito meglio degli aquilani"

Il Capo Dipartimento della Protezione civile lo ha affermato in un'intervista a Radio Capital. Cialente, sindaco de L'Aquila: "Analisi sbagliata". Intanto giovedì il comitato dei garanti esaminerà i progetti dell'Emilia per utilizzare I fondi donati con gli sms. Gabrielli: "Spero venerdi' di dare il via agli accrediti alla contabilita' speciale della Regione''

"Ci sono molte cause ma anche il territorio ha le sue responsabilità. Io ho visto un territorio, quello emiliano, molto diverso dalla mia esperienza aquilana. E' sempre facile dare le responsabilita' ad altri, a chi sta fuori''. Cosi' il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha commentato in un'intervista a Capital All News, le parole del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che aveva denunciato come nel capoluogo abruzzese ''fosse tutto ancora fermo''. Gabrielli ha spiegato che ''c'é in alcune comunita' un attivismo, una voglia di fare, che sono insiti. La differenza, storicamente, in Italia, non la fa la quantità di denaro destinato agli aiuti ma la capacita' di progettualita' di ogni singolo territorio. E gli emiliani - ha sottolineato Gabrielli - hanno reagito meglio''.

Un commento al quale non è tardata una contro-risposta da parte di Cialente, che giudica "sbagliata" l'analisi del Capo Dipartimento. "Da aprile al primo febbraio 2010 - afferma il sindaco de L'Aquila, così' come riportato dall'agenzia Asca - siamo passati dal potere assoluto della Protezione Civile a un regime di commissariamento, in cui la stessa organizzazione escludeva completamente un ruolo degli enti locali. La tragedia dell'Aquila si chiama governance e burocrazia - aggiunge Cialente - altro che volonta' e progettualita' del territorio. Colpa di un governo e di tutto un meccanismo che ha creato una governance in cui gli enti locali non avevano alcun ruolo''. Il sindaco non accetta le critiche perchè spiega che ''Gabrielli ha perso la capacità di avere notizie sulla situazione aquilana, noi abbiamo dovuto inventare come ricostruire. Le città vanno ricostruite dai cittadini non da un potere commissariale''.

Le parole di Gabrielli hanno anche fatto infuriare l'assessore Stefania Pezzopane: "Si può essere così superficiali? - ha infatti affermato la Pezzopane - Ho lavorato a fianco di Gabrielli per molti mesi e sono veramente delusa e arrabbiata. Come può aver dimenticato le nostre condizioni? Come può dire una cosa così assurda? Reazione migliore? Rispetto a cosa? Ai 309 morti che ancora piangiamo? Al nostro Centro storico bloccato da vergognose procedure imposte dal governo e dal commissario Chiodi? La verità è un'altra. Gli emiliani, persone meravigliose, erano con noi già il 6 aprile e loro sono certa non direbbero mai una cosa come quella detta ingiustamente da Franco Gabrielli". "Gli emiliani - ha proseguito - hanno un vero presidente della Regione, Vasco Errani, che non si è fatto certo togliere con soggiacenza i poteri come ha fatto Chiodi, il nostro inutile e dannoso presidente della Regione, dalla cinica cricca Berlusconi e Co, che scorrazzava con ampio codazzo tra tendopoli e case distrutte (per 26 volte). Molti hanno costruito carriere sul terremoto, noi siamo ancora qui col nostro dolore, con mille problemi ereditati da un cinismo che per fortuna gli emiliani non stanno conoscendo". Poi ha concluso: "Gabrielli fa un paragone ingiusto e sbagliato, di una cattiveria senza confini. La Protezione civile ci ha espropriato dei nostri poteri, che potevamo fare? In Emilia questo non è successo. Ci hanno anche picchiato durante le manifestazioni, forse - conclude amara - era meglio insorgere".

Ma Gabrielli non ci sta e reagisce rispondendo alle accuse con un comunicato stampa in cui si legge: "La reazione di alcuni esponenti politici alle mie dichiarazioni sui problemi dei ritardi della ricostruzione post sisma appaiono sproporzionate oltre che offensive.
Evocare i morti e le distruzioni non serve a nascondere le responsabilità che, come ho ricordato anche nelle citate dichiarazioni, sono molteplici ma che non possono non riguardare anche il territorio e le sue Istituzioni.
Peraltro dette affermazioni non sono per me nuove e non ho mancato di pronunciarle in più circostanze anche in terra d'Abruzzo.
Non pretendo di dare pagelle, non è mia intenzione offendere la memoria delle 309 vittime o dimenticare i dolori patiti, semplicemente credo sia nelle mie facoltà, laddove mi viene peraltro richiesto, esprimere un giudizio che seppur non gradito è difficilmente contestabile".

Infine, sempre nel corso dell'intervista Capital All News il Capo Dipartimento ha annunciato che lo sblocco dei fondi donati dai cittadini tramite gli sms dovrebbero avvenire entro la fine di questa settimana. "Nessun blocco per per motivi burocratici, quella e' una favola. La verita' - ha affermato Gabrielli - che ci sono 13,5 milioni di euro su un conto della Banca d'Italia. La Regione Emilia Romagna ha mandato 27 progetti. Giovedi' il comitato dei garanti li esaminerà. E spero venerdi' di dare il via agli accrediti alla contabilita' speciale della Regione. E' stato fatto un lavoro accurato, che ha richiesto tempo, ma non c'è un solo elemento - ha concluso il Capo Dipartimento - che possa essere ascritto alla burocrazia''.


Red - ev