Il C-130 dell'Aeronautica in partenza da Sigonella (foto: Aeronautica Militare)

Soccorso aereo dell'Aeronautica Militare, due voli in due giorni per salvare altrettanti bambini

I trasporti sanitari d'urgenza sono stati effettuati con un aereo C-130 a favore di due bambini: il primo di appena un giorno di vita, il secondo di tre mesi. Ogni anno centinaia di ore di volo degli equipaggi dell'Aeronautica per questo genere di missioni

Due voli in due giorni con un aereo C-130 per trasporti sanitari d'urgenza di altrettanti bambini molto piccoli. Queste le caratteristiche delle due missioni compiute dalla 46^ Brigata Aerea di Pisa dell'Aeronautica Militare nelle giornate di ieri e l'altro ieri.

Da Sigonella a Firenze con un bambino di tre mesi
Ieri, lunedì 10 febbraio, il trasporto è stato effettuato a favore di un bambino di soli 3 mesi dall'aeroporto militare del 41° Stormo di Sigonella (Siracusa) a quello civile di Firenze-Peretola. Il C-130, partito da Pisa intorno alle ore 12:00 e atterrato sull’aeroporto siciliano intorno alle 13:30, ha imbarcato il piccolo paziente arrivato in ambulanza. Durante il volo il bambino è stato assistito da un pediatra, un infermiere e la sua mamma.
Precedentemente ricoverato presso l’Ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, il bambino aveva necessità di raggiungere il prima possibile l’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze per poter ricevere cure specifiche. L'aereo è atterrato nel capoluogo toscano alle 16, dove ad attendere c'era una nuova ambulanza che ha consentito di continuare la “corsa” verso l’ospedale. 

Da Bari a Roma con un bambino di un giorno
L'altro ieri, domenica 9 febbraio, un altro volo-emergenza era stato effettuato dallo stesso aereo sulla tratta Bari-Roma per salvare un bambino di un solo giorno di vita.
Il C-130, unico aereo dell’Aeronautica Militare in grado di imbarcare fino a due ambulanze grazie alle particolari dimensioni ed equipaggiamenti di cui è dotato, è partito da Pisa nella serata di sabato 8 febbraio raggiungendo l’aeroporto pugliese dopo circa un’ora. Qui ha imbarcato l’ambulanza su cui si trovava il bambino, i suoi genitori, oltre a un’automedica e all’equipe medica. Quest’ultima era composta da dieci operatori (più i due autisti dei mezzi) per poter fornire al bimbo un’adeguata assistenza durante il volo. Il piccolo paziente, infatti, in imminente pericolo di vita, aveva necessità di viaggiare restando nel veicolo sanitario, e ricevere così supporto specialistico anche durante “la corsa” aerea. Precedentemente ricoverato presso l’Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (BA), il neonato è così giunto all’aeroporto militare di Roma Ciampino intorno alle due. Da qui ha potuto proseguire il suo viaggio in ambulanza raggiungendo in breve tempo l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma per ricevere l’assistenza sanitaria specifica.

Centinaia di ore di volo ogni anno per trasporti sanitari d'urgenza
L'Aeronautica Militare ricorda che missioni di questo tipo richiedono di agire con la massima tempestività, garantita da una minuziosa organizzazione e da procedure ben rodate. “Sono centinaia, ogni anno, le ore di volo effettuate dai velivoli dell’Aeronautica Militare per trasporti sanitari di urgenza, sia di persone in pericolo di vita sia di equipe e/o organi, per voli umanitari o per missioni di ricerca e soccorso”, si legge in una nota.
Gli equipaggi, “pronti a decollare in brevissimo tempo 24 ore su 24, 365 all'anno”, appartengono al 31° Stormo di Ciampino, al 15° Stormo di Cervia e ai Centri SAR (Search and Rescue) dipendenti, alla 46^ Brigata Aerea di Pisa e al 14° Stormo di Pratica di Mare. Sono dotati di “mezzi e personale in grado di operare anche in condizioni meteorologiche complesse, per qualsiasi destinazione in Italia e all’estero”.

Red/la
Fonte: Aeronautica Militare