Soccorso Alpino, gli interventi del finesettimana

Molti interventi del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico su tutto il territorio nazionale

Finesettimana impegnativo per i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico su tutto il territorio nazionale, in particolare in Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo e Campania.

Notizia tragica sabato mattina in Veneto, quando, attorno alle 11, è scattato l'allarme per un freeclimber volato per una quindicina di metri dalla parete della falesia di Ceredo alta (VR). Sul posto si è portato l'elicottero di Verona emergenza che ha sbarcato il tecnico di elisoccorso e l'equipe medica, che hanno purtroppo potuto solo constatare il decesso dell'uomo, M.M., 55 anni, di Verona, a causa dei traumi riportati. Sul posto è sopraggiunta in supporto alle operazioni anche una squadra del Soccorso alpino di Verona. Una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione dalla magistratura, la salma ricomposta e imbarellata è stata trasportata a spalla dai soccorritori per un'ora, attrezzando i tratti più impegnativi, fino alla strada in attesa dell carro funebre.

Sempre in Veneto, in provincia di Belluno, attorno alle 13.30 il 118 è stato allertato per un'escursionista rimasta bloccata sopra il Rifugio Boz. Partita per una camminata, la ragazza, 27 anni, di Santa Giustina (BL), era salita lungo un versante erboso finché, in un tratto ghiacciato, non era stata più in grado di spostarsi con il rischio di scivolare. Individuata dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, è stata raggiunta dal tecnico di elisoccorso sbarcato nelle vicinanze con un verricello di qualche metro. Recuperata con la stessa modalità, la giovane è stata trasportata fino in Val Canzoi. 

Nel corso della stessa giornata, ancora in Veneto, alle 14.20 circa, la Centrale del 118 è stata allertata dai compagni di una scialpinista scivolata nel Canale delle Bance, sul Cristallino di Misurina. La donna, che era cosciente ed era stata raggiunta dagli amici, è stata recuperata dal Pelikan di Bolzano, dopo che il personale medico le ha prestato le prime cure per un probabile politrauma. L'infortunata è stata trasportata all'ospedale di Bolzano. Pronto a intervenire il Soccorso alpino di Auronzo. Attorno alle 14.40, il Soccorso alpino di Pieve di Cadore è invece uscito nella zona di Valle di Cadore per una ragazza che si era allontanata dalla propria abitazione senza più dare notizia di sé. Fortunatamente poco dopo la diciottenne è stata rintracciata lungo una strada e l'allarme è rientrato. Alle 15.30 infine una squadra del Soccorso alpino di Cortina ha raggiunto con la motoslitta Malga Ra Stua, dove si trovava uno scialpinista veneziano di 42 anni che, sceso con una comitiva dal Lavinores, non era più in grado di proseguie per il male a un piede. I soccorritori lo hanno accompagnato alla macchina. 

Ancora sabato 8 febbraio, una squadra di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo si è recata in prossimità del rifugio Martellese, sulla Majella, per prestare soccorso a due persone in difficoltà. Da quanto appreso telefonicamente, gli escursionisti, stanchi e molto infreddoliti, non sarebbero riusciti a raggiungere il rifugio, poi, sorpresi dal buio avrebbero deciso di lanciare l’allarme. Successivamente, intorno alle 18.30, i due giovani escursionisti di Villa Raspa di Spoltore e Pescara, un ventenne e un ventunenne, sono stati raggiunti incolumi dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo. 

Sempre nel pomeriggio di sabato, in Abruzzo, una escursionista romana di 52 anni, in compagnia di altre tre persone, si è infortunata a seguito di una caduta in montagna. L’incidente è avvenuto in una località situata nel comune marsicano di Pereto (AQ): la donna è infatti partita nel corso della mattina da Carsoli, percorrendo un sentiero che dai 1800 m s.l.m. scende fino ai 1300 di quota. Le operazioni di intervento hanno pertanto interessato i servizi regionali di Soccorso Alpino e Speleologico sia del Lazio che dell'Abruzzo. Ad effettuare il recupero, predisposto dal tecnico di Elisoccorso del Cnsas per mezzo del triangolo di evacuazione,  è intervenuto l’elicottero del 118 di stanza a Pescara.

Domenica 9 febbraio, ancora in Veneto, verso le 16, il Soccorso alpino di San Vito di Cadore è stato allertato per una macchina finita in una scarpata. Mentre stavano salendo la strada che porta al Rifugio Senes, in un tratto lastricato di ghiaccio l'auto con a bordo due donne è uscita a una curva e si è fermata 10 metri più in basso. I soccorritori, con indosso scarponi e ramponi, hanno raggiunto lateralmente le due donne - che sembravano stare bene anche se una lamentava un dolore al ginocchio - e le hanno riaccompagnate sulla strada per affidarle in via precauzionale all'ambulanza, sopraggiunta nel frattempo assieme ai carabinieri e ai Vigili del fuoco. 

Alle 15.40 circa della stessa giornata, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione delle Tre Cime di Lavaredo per due alpinisti in difficoltà. Dopo aver scalato la Cassin alla Piccolissima, durante le calate di rientro nel canale tra la Piccolissima e la Frida, le corde dei rocciatori, trentenni bresciani, erano rimaste incastrate, impedendo loro di progredire. Poiché la ricognizione aveva evidenziato che il punto in cui si trovavano non permetteva un recupero con il verricello, l'eliambulanza è volata a imbarcare due tecnici del Soccorso alpino di Auronzo e li ha sbarcati in cima alla Piccolissima. I soccorritori si sono quindi calati per 150 metri, hanno liberato i due alpinisti aiutandoli a scendere fino in fondo al canale, da dove sono rientrati al Rifugio Auronzo. Lì si trovava un'altra squadra con il quad. 

Domenica tragica in Emilia Romagna, dove un uomo di 49 anni residente a Campegine (RE), insieme ad altri escursionisti del CAI di Cavriago, era andato a fare una gita sul monte Cipolla nel gruppo del Cusna, comune di Ligonchio. Giunto in prossimità della cima, intorno alle 13.40, per cause da accertare, è scivolato per diversi metri urtando ripetutamente le rocce. Subito gli amici, nonostate la scarsissima copertura telefonica in zona, sono riusciti a dare l'allarme usando la app Georesq. La richiesta di soccorso è stata ricevuta e subito è stata attivata la stazione del Soccorso Alpino e Speleologico Stazione Monte Cusna che ha provveduto a inviare sul posto il personale per verificare. Purtroppo, l'applicazione Georesq invia solo un segnale con un punto GPS; così la Centrale Operativa che gestisce la App ha provato ripetutamente a contattare il numero telefonico da dove era partita la richiesta di soccorso, ma tutti i tentativi non sono andati a buon fine a causa della cattiva copertura telefonica. Solo in seguito la comitiva è riuscita a contattare il 118 per chiedere aiuto. A quel punto la Centrale Operativa di Parma è riuscita a inviare sul posto, oltre alla Squadra del CNSAS che era già in movimento perché precedentemente attivata, l'elicottero 118 di Pavullo nel Frignano dotato di verricello con a bordo un Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino. L'elicottero, arrivato in prossimità della zona dell'evento, è riuscito sbarcare con il verricello il personale composto da medico, infermiere e tecnico, che si sono subito recati dal paziente. Successivamente, essendo calata la nebbia, l'elicottero è stato costretto a rientrare lasciando sul posto tutto l'equipaggio. A quel punto, a caussa delle lesioni riportate, il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso. La salma, dopo aver ricevuto l'autorizzazione da parte del Pubblico Ministero, è stata ricomposta, posizionata nella barella portantina e trasportata a valle dal personale del CNSAS. Sul posto erano presenti anche i Vigili del Fuoco e i Carabinieri di Ligonchio 

Ancora domenica, i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della Campania sono intervenuti nel tardo pomeriggio per un infortunio a una turista in provincia di Salerno. La donna, una danese di 73 anni, si trovava in località “Croce di Nocelle” e stava presumibilmente percorrendo il sentiero in discesa dalla località “Paipo” quando a causa di una caduta ha riportato un trauma ad una gamba che le ha reso impossibile proseguire. L'allarme è arrivato ai carabinieri che hanno allertato il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e il 118. Le squadre di tecnici sono subito partite raggiungendo la zona da due punti da Paipo e Nocelle. La donna è stata raggiunta dalle quadre di tecnici e sanitari del CNSAS e del 118 che hanno provveduto a stabilizzarla. Dopo averla imbarellata, i tecnici del CNSAS hanno provveduto al trasporto verso valle. Hanno collaborato alle operazioni Volontari conoscitori del luogo, l’ambulanza territoriale 118 di Positano e i Carabinieri.

red/gp

(Fonte: Cnsas)