Terremoti: lievi scosse nell'Italia centrale e al Sud

La terra ha tremato nel confine fra Umbria e Marche, con uno sciame sismico di oltre 60 scosse registrate da sabato notte. Nessun danno. Terremoto anche nel Mar Jonio, avvertito in Calabria e Sicilia

Sette scosse in una notte. Ma i microsimi registrati arrivano a sessanta. Nell'Italia centrale, tra le province di Pesaro-Urbino e Perugia, da sabato notte è in atto uno sciame sismico, che ha provocato diversi piccoli terremoti e qualche preoccupazione fra la popolazione. La prima scossa si è verificata alle 2.38 della notte fra sabato e domenica 24 marzo con magnitudo 1.6. La terra ha tremato per altre cinque volte, sempre con sismi di basso potenziale, fino alle 4.33, quando è stato avvertito l'ultimo terremoto, di grado 2.0. L'epicentro è fra compreso tra il comune marchigiano di Apecchio e quello di Pietralunga. La profondità dei sismi è stata fra gli 8 e i 9.8 chilometri e le scosse sono state avvertite in un raggio di 20.

Tanta paura ma nessun danno. Le scosse fra Umbria e Marche, registrate dai sismografi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), sono state avvertite anche dalla popolazione. Gli strumenti, molto sensibili, sono andati al di là della percezione della gente, rilevano decine di piccoli movimenti del terreno. Dopo le scosse principali, avvertite chiaramente, molti cittadini hanno abbandonato le case scendendo nelle strade, anche se non si registrano danni a cose o persone. La Protezione Civile, allertata, non ha verificato alcuna situazione di rischio.

Terremoto anche nel Mar Ionio. Domenica pomeriggio un altro terremoto, più forte, è stato registrato nel Mar Ionio, alle 16.47. La scossa ha raggiunto la magnitudo di 4.3 gradi della scala Richter. Nonostante il sisma si sia sviluppato a una profondità di 36 chilometri, gli effetti della scossa sono stati avvertiti in molte località della Calabria e della Sicilia, in una zona che va da Ragusa A Vibo Valentia. Una seconda scossa, più debole (magnitudo 3.0), è stata registrata alle 21.37 a 27 chilometri di profondità.


red/wm