Interferogramma da immagini ESA Sentinel 1 (coppia 20/08 - 26/08 ): lo spostamento del suolo co-sismico nel settore settentrionale della rottura. Ogni frangia indica uno spostamento di circa 2.8 cm (fonte: INGV).

Terremoto Centro Italia: ad oggi 3001 scosse. INGV fa un quadro degli eventi

L'INGV ha pubblicato un primo rapporto sul terremoto di magnitudo 6.0 e sulla sequenza sismica in atto nell'Italia centrale e ha diffuso una nota di sintesi che ne riporta i dati essenziali: storia sismica della zona, estensione e profondità della faglia sismogenica, effetti e abbassamento del terreno

A sei giorni dall'inizio della sequenza sismica in Italia Centrale, l'INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, pubblica una sintesi di un primo quadro interpretativo dell'evento, basato sull'analisi dei dati sismologici, geologici, geodetici, raccolti dalle reti di monitoraggio e dalle squadre di ricercatori e tecnici sul terreno (il lavoro completo è raccolto nel
"PRIMO RAPPORTO DI SINTESI SUL TERREMOTO DI AMATRICE ML 6.0 DEL 24 AGOSTO 2016 - ITALIA CENTRALE)".
"La zona interessata dal terremoto del 24 agosto - scrive l'INGV - si colloca all'interno di una fascia sismica ben nota, contraddistinta da elevata pericolosità e interessata nella storia sismica antica e recente da altri forti terremoti (vedi immagine in calce). Sulla faglia responsabile del terremoto del 24 agosto, si possono fare alcune
prime considerazioni: attraverso il confronto dei dati registrati dalla Rete Sismica Nazionale (integrata da strumenti temporanei sin dalle prime ore dopo l'evento), dai dati satellitari (LINK), sia GPS che SAR), dalle analisi di terreno, si ottiene un quadro molto coerente del processo che ha generato il terremoto. Ulteriori indagini ed elaborazioni, ancora in corso, contribuiranno a chiarire meglio quanto è accaduto e potranno fornire delle indicazioni su quanto potrebbe accadere in futuro.

La struttura responsabile dell'evento sismico (faglia sismogenetica) è orientata in direzione nord-nord-ovest - sud-sud-est e si estende per 25-30 km tra i centri di Norcia, a nord, e quello di Amatrice a sud. L'estensione in pianta dell'area interessata dalle repliche (aftershocks) è di oltre 300 km2, e il volume crostale interessato si estende dalla superficie alla profondità di circa 10 chilometri. La faglia che si è attivata con il terremoto ha una geometria complessa, con un piano principale immergente da est a ovest, che si è mosso con una direzione bilaterale della rottura, dalla zona di Accumoli verso le due estremità dalla faglia. Questa non si è mossa nello stesso modo lungo tutta la sua estensione, ma al suo interno sono state identificate due aree dove è avvenuto il movimento co-sismico più importante, dell'ordine di 1 metro.

Lo spostamento improvviso della faglia, alle 3:36 del 24 agosto è durato meno di dieci secondi ma lo scuotimento percepito dalla popolazione è stato molto maggiore, dell'ordine di un minuto o due. In superficie, gli spostamenti rilevati dai geologi confermano questa geometria della faglia, ma i movimenti rilevati finora sulla scarpata (nell'area del Monte Vettoretto), sono al massimo di 15-20 centimetri. Questa differenza tra spostamento in profondità e in superficie viene spesso osservato per questo tipo di terremoti (faglie normali).

L'analisi dei dati dei satelliti ha permesso di verificare che il settore a ovest della faglia è stato ribassato durante il terremoto del 24 agosto. In superficie questo si è tradotto in un abbassamento di 10-20 cm di una zona allungata parallelamente alla direzione della faglia (NNO-SSE). L'effetto a lungo termine di queste deformazioni (ossia dopo decine di migliaia di anni e centinaia di terremoti) è la creazione delle valli (parti ribassate).

Ad oggi (aggiornamento delle ore 8 del 31 agosto) la sequenza sismica in atto nelle province di Rieti, Perugia, Ascoli Piceno, L'Aquila e Teramo, ha prodotto complessivamente, dopo la prima forte scossa di magnitudo 6.0 delle ore 03:36 del 24 agosto, 3001 eventi di cui :
- 133 terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0,
- 12 terremoti di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0
- 1 terremoto di magnitudo maggiore di 5.0 (magnitudo 5.4 (Mw 5.3) avvenuto il 24/8 alle ore 04:33 nella zona di Norcia-PG).

red/pc
(fonte: INGV)

La figura a fianco rappresenta le sequenze degli ultimi decenni nel settore dell'Appennino centrale interessato dalla sequenza di Amatrice iniziata con il terremoto del 24 Agosto 2016 (stella rossa e area grigia). I simboli azzurri identificano la sequenza della Valnerina (Norcia) del 1979; i simboli arancione identificano la sequenza sismica di Gubbio del 1984; i simboli rossi la sequenza di Colfiorito del 1997 (noti anche come terremoti Umbria-Marche); i simboli blu scuro la sequenza di Gualdo Tadino del 1998; i simboli verdi la sequenza dell'Aquila del 2009; infine, i simboli neri a nord ovest identificano la sismicità dell'alta valle del Tevere e la sequenza di Pietralunga del 2010. Le magnitudo delle rispettive scosse principali sono riportate in figura assieme ai meccanismi focali delle scosse di magnitudo maggiore e la magnitudo di completezza (Mc) dei cataloghi sismici utilizzati per la figura. I rettangoli indicano la posizione approssimativa dei terremoti storici principali dell'area (fonte: INGV).