Fonte Facebook Regione Umbria

Terremoto Centro Italia. Inaugurate due scuole in Umbria

Con investimento complessivo oltre 7 milioni di euro le due scuole nel perugino aprono nuovamente le porte agli studenti dopo il sisma del 2016

Inaugurate oggi due nuove scuole nelle aree interessate dal terremoto del Centro Italia: la "Carducci" di Foligno e la primaria di Giano dell'Umbria (PG). Presenti il presidente della Regione, Fabio Paparelli, il commissario alla ricostruzione Piero Farabollini e i sindaci Manuel Petruccioli e Stefano Zuccarini.

I plessi scolastici sono stati realizzati in tempi considerati particolarmente brevi con una spesa complessiva di oltre 7 milioni e 200 mila euro. "Gli interventi sulle scuole danneggiate dal terremoto sono consistenti" ha spiegato Paparelli. "Abbiamo avuto - ha aggiunto - 140 strutture danneggiate dal sisma, 85 con danni lievi e 55 gravi e pesanti. Su queste ultime investiremo quasi 60 milioni di euro".

Riferendosi alla scuola "Carducci" di Foligno Paparelli ha ricordato che si tratta di una di quelle "frutto di una collaborazione istituzionale (Regione, commissario e istituzioni locali) molto importante e proficua". "Che ci ha consentito in pochi mesi - ha aggiunto - di consegnare agli studenti una struttura che ha essenzialmente tre caratteristiche importanti: innovazione, sostenibilità ambientale e totale sicurezza". 

Il nuovo plesso della "Carducci" di Foligno occupa una superficie di circa 1.300 metri quadri e si sviluppa su due livelli per un totale di 2 mila 612, utile ad ospitare 500 studenti. Ospita tra l'altro laboratori di scienze e informatica, ma anche di musica mentre all'esterno si trova un orto didattico.

Il nuovo plesso scolastico della primaria di Giano può ospitare fino a 159 alunni. "Sono veramente contento che oggi dove risuonata potente la voce della madre terra risuonino le voci di tanti figli della terra umbra che tornano ad imparare tra mura nuove e più sicure" ha detto Farabollini nel corso della cerimonia di Giano.

"Dovrei dire – ha aggiunto - che abbiamo cancellato con la maggior velocità possibile i segni degli scossoni che si sono succeduti per mesi e passato un colpo di spugna sulle brutte crepe che si sono formate su muri e persone, ma dico che, prima di tutto, abbiamo trasformato in opportunità per i ragazzi di oggi e di domani un momento difficilissimo per tutta la loro comunità”. 

Red/cb
(Fonte: Ansa)