Terremoto, tecnici ANCI in Emilia
Reggi: "Il governo mantenga gli impegni
coi sindaci per l'emergenza neve"

Le prime squadre di tecnici comunali saranno attive da oggi sul territorio, anche nel mantovano. Reggi sull'emergenza neve: "I comuni hanno speso 240 milioni, ad oggi neanche un euro è stato rimborsato"

Da oggi sono attive le prime delle oltre 70 squadre di verificatori comunali volontari coordinati dall'ANCI, che aveva diramato uno specifico appello ai Comuni di sostegno verso i sindaci dell'Emilia e della Provincia di Mantova colpiti dal sisma del 20 maggio. Si tratta di un intervento di protezione civile promosso dall'ANCI nelle primissime ore dopo il terremoto in stretto rapporto con la direzione della Protezione civile della Regione Emilia Romagna, che prevede la partecipazione volontaria di tecnici comunali provenienti da tutta Italia per operare nelle zone colpite dal sisma.

I primi ad arrivare a Modena saranno i tecnici del Comune di Piacenza, insieme ai referenti della protezione civile del Comune di Firenze, la quale ha deliberato un intervento in ambito ANCI che prevede la realizzazione e gestione di un campo Base e tendopoli. Il "Campo Base Firenze", allestito presso il CCS di Modena (Strada Pomposiana, 325), ospiterà un massimo di 50 posti tenda e gli altri servizi necessari, incluso il vitto. Inoltre, al fine di poter fornire un servizio di supporto organizzativo e di contatto con i responsabili della Funzione Censimento Danni della Regione Emila Romagna, Anci Emilia Romagna, in collaborazione con il Comune di Bologna, ha individuato un referente che facilitera' le operazioni sul posto.

Intanto Roberto Reggi, Delegato ANCI alla protezione civile, chiede al governo di rispettare l'impegno, assunto a seguito dell'incontro del 9 febbraio scorso a Palazzo Chigi, "a farsi carico delle spese straordinarie sostenute dai Comuni dell'Emilia-Romagna per fronteggiare l'emergenza neve e di prevedere l'esclusione delle stesse dal Patto di Stabilita". Reggi sottolinea che l'ANCI ha "raccolto i dati sulle spese sostenute dai Comuni - 240 milioni di euro - e il Dipartimento della Protezione civile ha consegnato al Governo l'esito della ricognizione sulle spese affrontate per l'emergenza neve. Sono passati tre mesi - aggiunge Reggi - e ad oggi neanche un euro è tornato a Comuni".

Il Delegato Anci segnala inoltre che "l'istruttoria per la richiesta al Ministero dell'Economia e Finanze di integrazione straordinaria del fondo nazionale di protezione civile ammonta a 16 milioni di euro, corrispondenti alle sole spese autorizzate dal Dipartimento, il quale ha calcolato in 391 milioni di euro gli oneri complessivi sostenuti sul territorio nazionale per affrontare l'emergenza. In questo modo - sottolinea Reggi - il Governo sembra volere venire meno all'impegno con i Sindaci del 9 febbraio scorso, garantendo solo le spese effettuate o autorizzate da Roma. E' necessario - aggiunge il delegato Anci - fornire garanzia, oltre alla Protezione civile nazionale, anche a tutti quei Sindaci che hanno affrontato la situazione in quanto Autorità comunale di protezione civile. Chiedere al Governo di mantenere gli impegni, rimborsandoli, e' ormai ineludibile con la previsione della copertura finanziaria delle spese sostenute, anche in vista della conversione in legge del Decreto 59 di riordino della Protezione civile'''


Red - ev