Fonte sito Ministero della Protezione Civile

Terremoto Turchia-Siria: Prociv lavora per invio di nuovi aiuti

In queste ore il Dipartimento sta discutendo al tavolo con ministro della Difesa, ministro della Protezione Civile e Regione Piemonte dell'invio dell'attrezzatura per un ospedale da campo e nuove attrezzature

"Mentre il gruppo di specialisti italiani è già da stamane (ieri, 7 febbraio ndr.) al lavoro in Turchia, stiamo predisponendo l'invio di altre unità e beni essenziali, compreso il necessario per attrezzare un importante ospedale da campo", ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, dopo una riunione con il capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio. Dalle prime notizie che arrivano dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile si starebbe lavorando al tavolo con il ministero della Difesa, della Protezione Civile e con la Regione Piemonte per l'invio di un ospedale da campo in Turchia e la Difesa avrebbe messo a disposizione una nave della Marina Militare. Situazione che aveva preannunciato ieri il ministro Musumeci dalla sua pagina Facebook: "L’ulteriore invio da parte dell’Italia è stato concordato nelle ultime ore con la Commissione europea, che coordina gli interventi degli Stati membri. Il Servizio nazionale di Protezione civile è al lavoro con le Regioni italiane (l’ospedale da campo, per esempio, è messo a disposizione dal Piemonte) per la ricognizione di specialisti e beni da destinare alle zone terremotate. Completato il lavoro di ricognizione una apposita nave della Difesa, messa a disposizione dalla Marina Militare, curerà prima possibile il trasporto della missione italiana verso la Turchia".

L'arrivo degli aiuti in Turchia 
Intanto all'alba di ieri, martedì 7 febbraio, è sbarcato a Incirlik il secondo team italiano partito il 6 febbraio per portare assistenza e soccorso alla popolazione turca colpita dal forte terremoto. L’Italia, infatti, a seguito della richiesta di aiuti arrivata al Meccanismo Unionale di Protezione Civile da parte delle autorità turche, si è subito attivata attraverso il Servizio nazionale della protezione civile, inviando prima un team avanzato di esperti appartenenti al Dipartimento della Protezione Civile e al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e poi un secondo team per la ricerca e soccorso in ambiente urbano (USAR) integrato da personale sanitario. Gli operatori USAR dei vigili del fuoco, i medici e gli infermieri arrivati nella primissima mattina insieme al personale del Dipartimento della Protezione civile, hanno iniziato a operare in raccordo con le autorità locali e gli altri soccorritori internazionali ad Antiochia, a sud del paese ad un centinaio di chilometri con il confine siriano.

Nuovo volo e personale in campo
Nel pomeriggio, inoltre, è partito dall’Italia, un nuovo volo dell’Aeronautica Militare per portare in Turchia altro personale del Dipartimento della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco oltre a ulteriori equipaggiamenti a integrazione delle attrezzature speciali (geofoni, robot, termocamere, search-cam) già inviate. Gli esperti italiani, tra coloro che sono già sul campo e coloro che stanno arrivando in Turchia, sono, al momento, 68: 47 Vigili del Fuoco, 11 sanitari dei Sistemi Sanitari regionali di Toscana e Lazio e 10 funzionari del Dipartimento della Protezione Civile. La squadra di soccorritori ed esperti italiani si affianca alle ulteriori 26 squadre europee impegnate nelle attività di ricerca, soccorso e assistenza medica provenienti da 19 Paesi dell’Unione, per un totale di 1.150 soccorritori.

Red/cb
(Fonti: Dpc, Pagina FB Nello Musumeci)