Il municipio di Sant'Agostino (FE) dopo il sisma del 20 maggio (foto: Alessandro Canella - Wikimedia Commons)

Tredici anni fa il terremoto dell'Emilia

La scossa di magnitudo 5.9 del 20 maggio 2012 causò sette vittime e interessò prevalentemente i comuni delle province di Modena e Ferrara. Nove giorni dopo una nuova scossa provocò altre venti vittime

Alle 4.04 del 20 maggio 2012, un terremoto di magnitudo 5.9 colpì i territori dell'Emilia, provocando sette vittime: cinque per conseguenze dirette determinate dall’evento sismico e due per cause concomitanti.

Il terremoto interessò prevalentemente i comuni delle province di Modena e Ferrara e, in misura minore, quelli di Bologna e Mantova. L'epicentro della scossa principale venne localizzato tra i comuni di Finale Emilia e San Felice sul Panaro in provincia di Modena, e Sermide in provincia di Mantova.

I comuni interessati dall’evento erano classificati in zona 3 (bassa pericolosità), secondo la delibera del Consiglio Regionale dell’Emilia Romagna n. 1435 del 21 luglio 2003.
Gli edifici abitativi, in buona parte, rimasero integri: i danni maggiori riguardarono gli edifici di culto, i beni storico-culturali e i capannoni industriali.

Nove giorni dopo, il 29 maggio alle 9 di mattina, una nuova scossa di magnitudo 5,8 colpì la stessa zona, con epicentro tra Mirandola, Medolla e San Felice sul Panaro, causando altri 20 morti. 
I due eventi sismici causarono dunque complessivamente 27 vittime: quella del 29 maggio, in particolare, colpì diversi luoghi di lavoro.

Red/la
Fonti: Dipartimento della Protezione Civile